Da “boia” ad alleato, che colpo per Allegri: lo manda… Van Basten

Certe frasi restano nella memoria, certe facce ancora di più. Ma il calcio ha una sua logica strana, che trasforma i boia in alleati e, a volte, i nemici in amici

Massimiliano Allegri applaude
Da “boia” ad alleato, che colpo per Allegri: lo manda… Van Basten (AnsaFoto) – serieanews.com

A volte la vita è davvero strana. Pensate a Massimiliano Allegri, che ha avuto una carriera piena di successi, ma anche diverse delusioni. E tra queste, forse la più potente di tutte, c’è la finale di Champions League persa contro il Real Madrid a Cardiff, nel 2017. “Ho pensato di smettere”, disse Max dopo un po’ di tempo. Una bella batosta, non c’è che dire.

Un risultato che, in certi aspetti, può ricordare la sconfitta dell’Inter contro il PSG. Anche se quella di Inzaghi e dei suoi è stata ancora più umiliante. Ma nemmeno Cardiff scherzava: finì 4-1, e tutti ricordano com’è andata.

Il punto esclamativo, il colpo del ko, lo mise uno che da allora è rimasto nella testa dei tifosi. Un colpo inutile per il risultato, ma indimenticabile per l’immagine. Per quella sensazione di disfatta totale. La frase “Asensio, 4-1, è finita” ha rimbalzato per anni nelle orecchie dei tifosi della Juve, anche perché gli altri non hanno mai perso l’occasione per ricordarla. Ecco, proprio quell’uomo lì, Marco Asensio, oggi potrebbe finire alla corte di Allegri.

Sì, davvero. L’idea per il momento resta solo un’idea ma potrebbe diventare un’interessante occasione di mercato, anche perché Asensio è chiaramente fuori dai piani del PSG. È un nome che circola con sempre più insistenza, anche grazie alla regia di Jorge Mendes, che col Milan ha rapporti storicamente molto buoni.

Asensio in orbita Milan: affare difficile, ma attenzione alla formula

Stiamo parlando di un calciatore classe ’96, quindi ancora nel pieno della carriera. Non è più un ragazzino, ma nemmeno un ex. Uno con le sue qualità, in Serie A, sarebbe oro. Non solo per chi lo prende, ma per tutti: quando arriva un giocatore così, è uno spettacolo anche da avversario.

Marco Asensio mentre fa riscaldamento
Asensio in orbita Milan: affare difficile, ma attenzione alla formula (AnsaFoto) – serieanews.com

Asensio è uno di quei calciatori che quando li vedi giocare, ti fermi. Ti affascinano. Ha quella grazia nel tocco che sa di genio e tecnica, un gusto quasi artistico nel modo in cui inventa. E c’è un dettaglio bellissimo nella sua storia: si chiama Marco per un motivo preciso. Papà spagnolo, mamma olandese. E una passione di famiglia per Marco Van Basten, il Cigno di Utrecht. C’è il Milan, in qualche modo, già nel nome.

Ha fatto il suo al Real Madrid, anche se non sempre da titolare fisso. Ma nei suoi anni in merengue ha vinto, eccome: tre campionati spagnoli (2017 e 2020 e 2022), tre supercoppe spagnole (2017, 2020, 2022), tre Champions League (2017, 2018, 2022), tre Supercoppe UEFA (2016, 2017 e 2022) e quattro Mondiali per club (2016, 2017, 2018 e 2022). Poi il passaggio al PSG, dove però non è mai riuscito a ritagliarsi uno spazio vero.

Luis Enrique non ci punta, e il PSG vuole liberarsene. Magari anche a condizioni diverse rispetto a quelle di gennaio, quando è andato in prestito secco all’Aston Villa dopo essere stato proposto anche al Napoli. L’ingaggio è alto, vero, ma ci si può lavorare, magari per un prestito con riscatto e ingaggio enorme (14,5 milioni lordi) parzialmente coperto dai parigini.

In cambio il Milan otterrebbe un jolly prezioso, un calciatore che può giocare ovunque in appoggio alla punta, che può dare il cambio a Pulisic e Leao ma anche mettersi in concorrenza vera. È uno che può guadagnarsi un posto, senza discussioni. E può rendere il Milan una squadra più completa, più brillante, più pericolosa.

Allegri se lo ritroverebbe volentieri, uno così. Uno che conosce bene. Che ha visto da vicino, in quella maledetta notte di Cardiff. E che oggi potrebbe diventare un’arma dalla sua parte.

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