Un’estate che sembra scritta apposta per chi ama le storie di calcio in famiglia. Tre fratelli, tre percorsi che si sfiorano
È un’estate movimentata per i fratelli Esposito. Uno rientra, uno esplode, uno aspetta. Ma nessuno dei tre resta davvero fermo. Nemmeno chi, almeno per ora, non si è ancora mosso.
Sebastiano è tornato all’Inter dopo il prestito a Empoli. Ha fatto una buona prima metà di stagione, poi è un po’ sparito, ma la sensazione è che si sia comunque rimesso in pista.
Solo che Chivu, oggi, ha altre priorità. E allora l’Inter sta cercando di trovargli una sistemazione. Una soluzione poteva essere la Fiorentina, che l’ha seguito a lungo, ma alla fine potrebbe andare a Parma. Perché al Parma serve uno come lui, e all’Inter piace Giovanni Leoni.
L’idea di partenza è quella di inserirlo in uno scambio con robusto conguaglio a favore del Parma. In Emilia Seba potrebbe rilanciarsi davvero. Nel progetto tecnico di Carlos Cuesta servono attaccanti mobili, con tecnica e gamba. Uno come lui, se ha voglia, può essere perfetto. Non è detto che si faccia, ma è una strada che piace a tutti. E che sembra portare lontano dai soliti prestiti a perdere.
Pio resta all’Inter (per ora), ma Salvatore Esposito potrebbe sbarcare in Serie A
Nel frattempo Francesco Pio Esposito si gode un momento di gloria. Rientrato anche lui all’Inter, dopo un’annata da urlo allo Spezia (19 gol in Serie B), si è preso pure la ribalta nel Mondiale per Club. Ha giocato bene, ha segnato, ha convinto. E oggi l’Inter non vuole privarsene. O almeno, non a cuor leggero.
Servirebbe un’offerta fuori logica per smuovere davvero qualcosa. Perché il ragazzo è giovane, già forte, e con un potenziale che nessuno in rosa, forse, ha davvero. Si parla di un’offerta dal Lecce, ma al momento restano suggestioni.
E intanto Salvatore, il fratello maggiore, si guarda attorno. Anche lui ha giocato un’ottima stagione allo Spezia. Meno visibile, forse, ma molto concreta. Centrocampista pulito, ordinato, che ha fatto parlare di sé tra gli addetti ai lavori. E ora spunta il Bologna. C’è una trattativa vera, concreta, con lo Spezia, per portarlo alla corte di Vincenzo Italiano. Allenatore che lo conosce, lo stima, e che cerca proprio quel tipo di equilibrio in mezzo al campo.
Sarebbe una bella occasione. Bologna vuol dire Serie A, vuol dire visibilità, vuol dire anche Europa. E per uno come lui, che ha sempre fatto la gavetta in silenzio, sarebbe il premio giusto. Ma anche il momento di dimostrare che può stare lì, non solo come rincalzo.
C’è qualcosa di romantico nell’idea di due fratelli che si ritrovano vicini. Non nella stessa squadra, come lo scorso anno Pio e Salvatore allo Spezia, ma comunque a un tiro di schioppo. Parma e Bologna, Emilia e Serie A. In attesa che anche Pio, chissà quando, faccia il passo definitivo, almeno i primi due potrebbero aver trovato la loro collocazione. E non sembra per niente una sistemazione di comodo.