Un Napoli forte, organizzato, pieno di alternative. Eppure per chi gioca al fantacalcio si apre una stagione da brividi. Un ruolo in particolare rischia di far saltare i nervi a chiunque
Il Napoli dello scorso anno ha riempito di gioia i tifosi, vincendo il quarto Scudetto dopo una cavalcata trionfale che aveva il sapore dell’impresa. Ma per i fantacalcisti? Non proprio la stessa storia. O meglio: dipende.
Chi ha preso Lukaku, ad esempio, ha penato. Perché l’attaccante belga non è andato sempre a bersaglio e, soprattutto, non ha fornito il numero di gol che ci si aspettava considerando quanto era stato pagato all’asta. Un po’ come chi ha puntato su esterni come Politano o David Neres, che hanno portato decisamente meno bonus di quanti ce ne aspettavamo.
Poi ci sono stati i casi opposti: centrocampisti presi con poca convinzione che si sono rivelati determinanti. Anguissa e soprattutto McTominay: entrambi capaci di portare gol inaspettati.
E ancora Meret e Rrahmani, due certezze assolute in difesa, a costi contenuti. Pure Buongiorno, al netto degli infortuni, quando c’era si è fatto rispettare. Ma la nuova stagione è già un’altra storia, e il Napoli di Conte si presenta come un rompicapo ben più complicato.
Il dualismo Meret-Milinkovic Savic può essere devastante per il Fantacalcio
Conte ha chiesto garanzie a De Laurentiis. Voleva una rosa lunga, con giocatori pronti a giocarsela in ogni ruolo, almeno un’alternativa valida per ogni posizione. E l’ha ottenuta. Per le competizioni europee e il campionato, è una scelta condivisibile. Ma per il fantacalcio è un bel grattacapo.
I ballottaggi saranno ovunque. In attacco, ad esempio, Lucca e Lukaku potrebbero essere entrambi buone scelte, ma mai certezze assolute. Sulle fasce c’è tanta concorrenza. In mezzo, l’arrivo di De Bruyne crea più dubbi che certezze, perché Anguissa e Zielinski non spariranno certo dal campo. In difesa, Beukema rischia di scompaginare gerarchie che sembravano già definite.
Con quattro competizioni e cinque cambi a disposizione, tutti troveranno spazio. Ma il punto è: quanto spazio? Perché puntare su un titolare “al 70%” può avere senso nel calcio vero e anche nel Fantacalcio, soprattutto nell’era dei 5 cambi. Il problema vero, già in chiave asta, sarà in porta.
Conte ha fatto una scelta insolita. Ha voluto Milinkovic-Savic. Ma Meret è ancora lì. E i due partono praticamente alla pari. Questo vuol dire che Conte deciderà di volta in volta. Chi sta meglio in allenamento, chi ha più gamba, chi ha più testa: sarà una scelta continua, giornata dopo giornata.
Meret vs Milinkovic: chi gioca? Come gestire questo guaio all’asta
Per i fantallenatori è il preludio di una crisi. Il portiere è il ruolo più delicato. Sbagliare lì compromette tutto. E questa è la classica situazione da “manuale del disastro”: si rischia di dover prendere entrambi spendendo una cifra blu, o doversi accontentare e rischiare di restare senza portiere.
L’alternativa è sceglierne uno solo e pregare, perché sarà una specie di roulette russa. E Conte, si sa, è uno che ama sorprendere. Uno che non dà mai troppe spiegazioni. Uno che non si fa scrupoli a cambiare anche all’ultimo.
Il consiglio? Cercare di spendere non più del 12-13% del budget per la coppia. Se ci si riesce, è una scommessa accettabile. Ma se i costi si alzano, allora meglio lasciar perdere e puntare su un titolare sicuro di una squadra media. Skorupski, per dire, o De Gea. Portieri non di primissima fascia ma che garantiscono una certa continuità, di solidità e di risultati. O lo stesso Milinkovic, ad esempio, se fosse rimasto al Torino.
Ma invece no, Milinkovic è a Napoli e ora sono problemi vostri. Perché quest’anno, più ancora che in passato, Conte non allenerà solo il Napoli. Allenerà anche il vostro esaurimento nervoso.