C’è un giocatore che dodici mesi fa era in cima alle liste di tutti. Poi la sfortuna ha cambiato tutto, ma oggi può tornare a essere centrale e ad un prezzo che non sembrava più possibile
Si avvicina agosto e si avvicinano le aste del Fantacalcio. Le squadre iniziano a prendere forma, qualcuno già prova a immaginare il modulo, qualcun altro si impunta sulla lista degli sconsigliati. Ma la verità è che è ancora troppo presto per fare scelte definitive. Il mercato è in movimento, alcune rose sono mezze vuote, altre sembrano complete ma potrebbero cambiare volto da un momento all’altro.
C’è però un’eccezione, e si chiama Napoli.
Un anno fa, a quest’ora, era un cantiere aperto. Si aspettava la fine del mercato per chiudere una squadra che alla fine non ha convinto né i tifosi né l’allenatore. Ecco perché, stavolta, Antonio Conte ha messo subito le cose in chiaro: voleva l’organico pronto per il ritiro, per lavorare come piace a lui. E ovviamente l’ha ottenuto.
La squadra è praticamente fatta. Difesa solida, centrocampo già rodato, attacco che può solo migliorare. Si può cominciare a intuire chi giocherà e chi no, chi sarà centrale nel progetto e chi ruoterà. Ed è proprio in questo contesto che spunta l’occasione.
Un’occasione che, un anno fa, costava carissima.
Si parla di Alessandro Buongiorno. Un difensore che dodici mesi fa era considerato un top al Fantacalcio: affidabile, titolare fisso, voti buoni e pure qualche bonus. Poi, la stagione complicata: tra acciacchi, ricadute e un infortunio sfortunatissimo, ha saltato quasi metà campionato. Ora è ancora in fase di recupero, reduce da un’operazione, ma rientrerà a pieno regime.
Buongiorno al Fantacalcio: prezzo dimezzato, rendimento garantito
Ed è proprio questo il punto. Il prezzo si è abbassato drasticamente. Anche perché nel frattempo il Napoli ha preso Beukema, che farà bene, e ha confermato Rrahmani, che invece rischia di costare un patrimonio. Buongiorno, con la sua tendenza a saltare qualche partita, verrà visto come “a rischio”. Ma è una valutazione superficiale.
Chi lo conosce sa che, quando sta bene, gioca. Conte non fa troppe rotazioni dietro: se c’è, resta dentro. E non è nemmeno vero che sia un giocatore fragile nel senso cronico del termine. Il lungo stop dell’anno scorso, per esempio, è figlio di un infortunio traumatico assurdo – scivolata, scarpino, vertebra: roba che non capita due volte.
E allora Buongiorno, oggi, è un affare. Non un low cost assoluto, ma nemmeno uno di quei giocatori da cui farsi spellare. Se gira bene, potreste pagarlo meno della metà di quanto costava nel 2024. E avere in rosa un titolare fisso di una delle difese più solide del campionato. Non uno da 5,5: uno da 6,5 fisso e ogni tanto anche meglio.
Poi magari qualche gol lo piazza. E se tutto fila liscio, tra un mese ne parleranno tutti come del colpo sottovalutato dell’asta. Ma a quel punto sarà tardi per strapparvelo via.