Sette storie sospese, tra separati in casa e simboli che rischiano di perdere la centralità. È la parte più dura del mercato: quella dei guai che non si riescono a risolvere
Siamo entrati ufficialmente nell’ultima settimana di mercato. Un’occasione per molti, una liberazione per altri, soprattutto gli allenatori che mai come quest’anno hanno espresso una forte insofferenza per il mercato aperto a campionato iniziato. E chissà che non sia l’occasione per rivedere questa regola e cambiarne la conformazione il prossimo anno.
Ma per i direttori sportivi quest’ultima settimana è molto utile per risolvere situazioni intricate, casi spinosissimi che per un motivo o per un altro vanno rimessi in carreggiata. Non necessariamente esuberi, anzi in alcuni casi sono calciatori che i club terrebbero volentieri ma che ormai sembrano a fine corsa e faranno di tutto per andar via.
7) Taremi fuori lista: quell’ingaggio pesa troppo
Lo scorso anno è arrivato a zero euro, e sembrava un affare: doveva essere la pedina d’esperienza in avanti, ma oggi Mehdi Taremi è diventato un problema e neppure da poco. Fuori lista e in attesa di sistemazione, Marotta e Ausilio stanno provando di tutto per darlo via, ma finora con scarso successo.

Lo stipendio da big, lo spazio ridotto nelle rotazioni e un mercato che non risponde lo rendono un separato in attesa. L’Inter sa che tenerlo in squadra e fuori rosa costerebbe caro, ma per ora non c’è sbocco. Rischia di diventare un corpo estraneo già a fine agosto.
6) Laurienté come Lookman: ufficialmente resta, ma vuole restare?
Retrocesso con il Sassuolo e poi risalito da protagonista assoluto, perfino da capocannoniere del campionato, Armand Laurienté pensava di spiccare il volo. Invece, tra offerte saltate e richieste ritenute troppo basse, si ritrova ancora in neroverde nonostante la manifesta volontà di andar via.
Pensava di essere pronto al grande salto, è finito anche nel mirino del Bologna che però poi ha fatto altre scelte. Carnevali lo ha ufficialmente confermato prima di Sassuolo-Napoli dove ha anche giocato, ma la verità è che la testa è altrove e se si trova una soluzione la si percorrerà anche l’ultimo giorno. Certi problemi è meglio risolverli che trascinarli a lungo.
5) Nico Gonzalez, che flop: è in lista di sbarco, ma sbarcherà?
Arrivato lo scorso anno come colpo per dare qualità sulle fasce, Nico Gonzalez è già finito nel mazzo delle pedine sacrificabili. Con Tudor non sembra avere un’esatta collocazione tattica e quindi bisogna trovare una soluzione, possibilmente ammortizzando la cifra enorme di 33 milioni complessivi spesi per acquistarlo.
La Juventus lo ha offerto all’estero, ascoltando l’Atletico Madrid in un possibile scambio con Molina, ma finora senza passi concreti. Intanto Nico resta lì, consapevole di essere visto più come strumento di scambio che come valore tecnico. Non il miglior modo per ricostruire fiducia.
4) Bennacer, l’ultima missione di Tare: pesa l’ingaggio monstre
Un tempo intoccabile, Ismael Bennacer è oggi uno dei casi più scomodi del Milan. Escluso dal tour estivo, ha capito fin da subito che non avrebbe fatto parte del nuovo corso ed è sul mercato praticamente da inizio pre-season. Peccato che l’ingaggio da 4 milioni netti l’anno rappresenti uno scoglio difficile da superare.
Il club punta a una cessione definitiva, lui frena e rifiuta soluzioni poco gradite come l’Arabia, dove è stato molto vicino al trasferimento, e aspetta il Marsiglia che potrebbe riprenderselo, stavolta a prezzo molto favorevole. Situazione in stallo, che rischia di trascinarsi fino all’ultimo giorno utile.
3) Lookman e la “quasi-pace” con l’Atalanta: chi arriva a fare salvi tutti?
All’Atalanta ha brillato, ma l’estate ha incrinato il rapporto per l’ennesima volta. Ademola Lookman è stato a lungo nel mirino dell’Inter, poi la trattativa si è spenta per le resistenze dell’Atalanta che però forse ha capito di aver tirato un po’ troppo la corda.
Adesso Lookman resta in un limbo: è arrabbiato ma forse si è rassegnato a restare anche quest’anno, per il momento non si allena con la squadra e ci metterà un po’ a rientrare. L’intenzione manifesta adesso sembra quello di tenerlo, ma la sensazione è che se arrivasse l’offerta giusta, anche sul gong, i Percassi stavolta cederebbero, liberandosi di un bel problema.
2) Pellegrini non rinnova e non va via: il triste declino del capitano
Il secondo posto è forse il più doloroso di tutti. Lorenzo Pellegrini, capitano e simbolo della Roma, è a tutti gli effetti un separato in casa. Gasperini gli ha tolto la fascia e ha anche detto pubblicamente che gli stanno trovando una squadra. Più separato in casa di così…
Il problema, l’ha spiegato anche l’allenatore, è la decisione – condivisa – di non rinnovare il contratto in scadenza 2026. Si proverà a cederlo subito, magari in Inghilterra, per liberarsi di un enorme problema, ma nel frattempo è di fatto fuori rosa. E l’ingaggio certo non aiuta.
1) Altro che gol: Vlahovic resta un peso enorme di cui liberarsi
Certo, ha segnato alla prima e addirittura si è parlato (per un gol!) di una possibile riconferma, dopo un’estate a farsi la guerra. Naturalmente non è così e Dusan Vlahovic resta il “guaio” più grosso di questa bollente estate di mercato. Un guaio che la Juve non vede l’ora di risolvere, e infatti non a caso lo sta proponendo a mezzo mondo.
I problemi restano sempre gli stessi e di certo non li spazza via un solo gol, e neppure decisivo: ingaggio sproporzionato, contratto in scadenza e nessuna volontà reciproca di rinnovare, di certo non a queste cifre. No, la Juve vuole liberarsi del suo numero 9 e se non ci riuscirà si troverà in casa un bel problema che potrebbe condizionare anche il resto del mercato, così come è stato finora.