Un valzer iniziato col botto, che adesso accelera ancora di più. Tra milioni e attese, una danza che coinvolge anche l’Italia. Ma i fuochi d’artificio veri devono ancora esplodere
Ekitike, Mbuemo, Matheus Cunha. E alla fine si è aggregato anche il sogno proibito Gyokeres. È quel momento in cui gli attaccanti iniziano a muoversi come tessere di domino, uno dopo l’altro.
Prezzi folli, offerte impensabili fino a un paio d’anni fa. Soprattutto in Premier League, certo, ma ormai il virus ha contagiato anche il resto del mondo. Da Osimhen a Retegui, passando per quei numeri nove che sembravano immobili e invece si stanno spostando uno dopo l’altro.
Il valzer delle punte (sì, ma – visti i prezzi – delle punte di diamante) si è appena messo in moto. E i colpi più pesanti devono ancora arrivare. Anzi, il più pesante di tutti potrebbe essere proprio lui: Alexander Isak.
Il Newcastle lo considera una gemma, e infatti venderlo non è mai stata un’opzione vera. Ma lui sembra aver deciso: vuole andare. E a quel punto, il club può anche impuntarsi, ma davanti a 120 milioni – cifra che batterebbe il record di Wirtz al Liverpool – tutto può succedere. L’Al Hilal di Simone Inzaghi è alla finestra, ma attenzione proprio al Liverpool: hanno appena preso Ekitike, hanno appena speso per Wirtz, ma non sembrano aver finito.
Isak e la cifra record: via a un nuovo effetto domino
Se Isak parte, il Newcastle deve muoversi. E l’indiziato numero uno è Benjamin Sesko. Il Lipsia non lo ha ufficialmente messo in vendita, ma per 70 milioni potrebbe aprire le porte. Il Manchester United lo sa bene. Anche perché, dopo aver speso per Mbuemo e Cunha, ha ancora fame di attaccanti. E due nomi in rosa – Hojlund e Zirkzee – sono finiti tra gli indesiderati.
Ed è qui che l’Italia entra nel quadro. Perché se uno tra Hojlund e Zirkzee finisce sul mercato, o addirittura entrambi, ci sono squadre pronte a fiondarsi. L’Atalanta, per esempio, che dopo aver venduto Retegui in Arabia ha cassa da investire. Zirkzee piace da tempo ai bergamaschi e ora potrebbe diventare una pista concreta. Ma, appunto, su uno di loro potrebbe fiondarsi magari proprio il Lipsia orfano di Sesko o lo Sporting orfano di Gyokeres.
Ma la Dea non è sola. Anche la Juventus è in cerca di una punta vera, mentre il Milan ha ancora mezza rosa da sistemare e la casella del centravanti è lì, con Vlahovic in cima alla lista. Tutto questo mentre altri club europei preparano offerte per chiunque si muova e quindi potrebbero soffiare loro e altri obiettivi condivisi, come ad esempio Darwin Nunez, anche lui protagonista di questo domino imprevedibile.
Il mercato, quello vero, è tornato. Dopo stagioni ingolfate da plusvalenze e bilanci, quest’estate sembra essere ripartita per davvero. Con i soldi, con le idee, con la voglia di spendere per attaccanti che fanno la differenza. Il valzer è appena iniziato, e i diamanti devono ancora entrare in scena.