Nazionale, Mancini: “Balotelli ha dato poco. Razzismo? Fermarsi”

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NAZIONALE, PARLA IL CT MANCINI- L’anno calcistico italiano inizia (anche) con le parole del ct Mancini rilasciate al Corriere dello Sport. La guida della Nazionale azzurra, in carica dallo scorso maggio, in pochi mesi ha trasformato un’Italia che sembrava stanca e sfiduciata in un gruppo ora euforico e frizzante. La strada da percorrere è ancora molto lunga, ma le basi sembrano finalmente esserci per tornare a competere ad alti livelli. Il gol negli ultimi mesi è stato uno dei problemi degli azzurri, dato anche dalla mancanza di prime punte che sappiano rendere al massimo anche in Nazionale. Una di queste poteva essere Balotelli, ma dopo tre partite con l’Italia Mancini ha deciso che (almeno per ora) non c’è bisogno del giocatore del Nizza. Parlando proprio dell’ex Inter e Milan, Mancini ha rivelato: “Io ho fatto il possibile, spero sempre che succeda qualcosa, naturalmente in positivo. Tornerà in Nazionale solo se lo merita. Da giovane mi ha dato tanto, sia all’Inter che a Manchester. Negli ultimi mesi davvero poco“.

Nazionale, Mancini: “Razzismo? Fermarsi”

L’ultima parte dell’anno calcistico italiano è stata caratterizzata dagli scontri di Milano e dai buu razzisti nei confronti di Koulibaly. In merito a quest’ultimo episodio Mancini dice la sua: “Tutto quel razzismo, oggi che anche in Nazionale abbiamo dei giocatori di colore. Manca una vera cultura sportiva. Bisogna che i genitori facciano i genitori e inizino a educare i propri figli. I buuuu razzisti non hanno senso, non c’è una squadra dove non ci sia un nero, perché allora insultare quelli della squadra avversaria? Fermiamoci, se necessario“.

Un bilancio, poi, di questa sua prima parte di lavoro con la Nazionale: “Guardo i giovani, li studio, li preparo e li faccio giocare. Penso che le ultime partite abbiano ricreato una bella armonia tra la squadra e la gente dopo una delusione insopportabile. Vedere i Mondiali senza di noi è stata dura“.