Cagliari, Barella saluta i rossoblù: “Ho onorato questa maglia con tutte le mie forze”

Pagelle Cagliari Sampdoria
 (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

LETTERA BARELLA- Ufficialità arrivata nel pomeriggio di ieri, Barella è un nuovo giocatore dell’Inter. Il neo centrocampista nerazzurro ha colto l’occasione per salutare il Cagliari e il popolo rossoblù con una bellissima e commovente lettera.

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Barella saluta il Cagliari: “Sono un ragazzo fortunato”

Cari Tifosi Rossoblù,cara Società,caro Pres,cari compagni,sto vivendo una sensazione strana.La mia carriera di calciatore professionista mi sta portando via dalla mia terra,dalla mia città,dalla mia famiglia e dagli amici più cari.Mi sta portando oltre il mare,lontano da casa.Dalla mia casa: il Cagliari.Potrei dire che lo è sin dal giorno in cui sono entrato nelle giovanili,ma forse lo è sempre stata. Perché sono un ragazzo fortunato: ho avuto la possibilità di difendere sul campo i colori della squadra per la quale faccio il tifo sin da bambino.Ho realizzato il mio sogno,nato nei campetti di periferia,quando da piccolo mio padre mi portava alle sue partite e a bordo campo,con addosso una maglietta del Cagliari,prendevo a calci palloni più grandi di me.

Crescendo,sono andato regolarmente allo stadio,a soffrire per i nostri colori.Ho ammirato dagli spalti la classe di campioni come Andrea Cossu,Marco Sau e Daniele Conti.Ad un certo punto mi sono ritrovato ad allenarmi e a condividere lo spogliatoio con loro: non sto a dirvi l’emozione della prima volta che ho varcato lo spogliatoio della prima squadra ad Asseminello.Da tutti loro ho cercato di imparare qualcosa,sul piano tecnico e non.Sono stati bravi maestri: mi hanno trasmesso il senso del sacrificio,il valore della sofferenza e della partecipazione.L’appartenenza e l’amore per la maglia l’avevo già dentro.Ho cercato di lavorare sodo per aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi.In campo ho dato tutto,sempre,dal primo all’ultimo minuto,in ogni partita.Ho preso e dato botte,ho discusso con gli arbitri,litigato con gli avversari.Ho esultato,urlato,pianto.Giocare per il Cagliari è un piacere,un onore,una responsabilità: qualcosa che rende più dolci le vittorie e raddoppia il peso del cuore quando si perde.

Al di là delle soddisfazioni personali,ho messo la squadra al primo posto.Era l’unica cosa che contava.Il Cagliari.E la maglia:ho provato ad onorarla con tutte le mie forze,credo di esserci riuscito.Adesso inizio un nuovo capitolo della mia carriera,sono pronto a lottare e dare tutto per i miei nuovi colori e i miei nuovi tifosi.Porterò comunque sempre nel cuore la mia terra e la sua gente con affetto Nico”