Balotelli protetto di Mancini, i retroscena di Richards su SuperMario

Fatti e misfatti di Balotelli durante il periodo al Manchester City di Mancini sono stati svelati in un’intervista da Richards

L’ex calciatore degli Sky Blues Micah Richards ha raccontato diversi episodi del periodo in cui ha condiviso lo spogliatoio e non solo con Mario Balotelli al Manchester City di Roberto Mancini. Nella lunga intervista concessa, l’ex compagno si è espresso con sincero affetto nei confronti di SuperMario e come un vero amico si è anche soffermato sui lati più “bui” della sua avventura oltremanica.

In particolare, è tornato sui famosi fuochi d’artificio accesi da Mario Balotelli. Il gesto goliardico dell’attaccante italiano avvenne proprio in casa di Richards, per questo ha scherzato: “Preferisco non torni a casa mia a Harrogate accendendo i fuochi d’artificio in cucina come fece qualche anno fa”, riferendosi alla possibilità che Mario possa firmare un contratto con il Barnsley.

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Balotelli Mancini Richards
Mancini durante la sua tappa sulla panchina del Manchester City (Getty Images)

Non solo Mancini, Balotelli aveva un rapporto speciale pure con Vieira e Kompany

Richards ha raccontato pure di un Balotelli generoso ma decisamente incostante nella sua vita privata: “Era dotato di un grandissimo talento. Non ho visto nessun altro calciare come lui. Fa la parte del pagliaccio ma è un ragazzo molto intelligente. Peccato per la sua carriera, sarebbe dovuto essere nel suo momento migliore e invece è alla ricerca di un contratto. Per essere un professionista a certi livelli, la vita privata deve essere ordinata ma per Mario non era così. Intorno a sé aveva molti parassiti”.

In squadra si parlava tanto del suo rapporto speciale con Roberto Mancini, tecnico che aveva avuto pure all’Inter: “Ci lamentavamo – ha ricordato Richards – del trattamento speciale che Mancini gli riservava. In realtà molti calciatori più esperti del Manchester City si prendevano cura di Balotelli, ad esempio Patrick Viera, che chiamava scherzosamente ‘papà’, e Vincent Kompany”.

Infine, sulle qualità umane: “Non è una cattiva persona, è un ragazzo molto generoso ma in quel momento la gente dimenticava che si trattasse di un ragazzo di venti anni. Aveva sempre i paparazzi alle calcagna. Si dice che un giorno si vestì da ‘Babbo Natale’ e cominciò a regolare banconote ma non ho mai scoperto se fosse successo realmente oppure no. Un giorno però regalò 1000 sterline a un senzatetto. Tante volte si è prodigato in cause come questa”.

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