La chiamata ad Ibrahimovic che il Milan non gradisce

Zlatan Ibrahimovic potrebbe dare un altro dispiacere al Milan: la chiamata in Nazionale preoccupa i rossoneri

Zlatan Ibrahimovic prova a forzare i tempi per esserci contro il Manchester United. Parziale lavoro in gruppo per lo svedese ieri, a tre giorni dalla sfida di Europa League. Il Milan si aggrappa al suo totem per uscire da un momento di difficoltà: lo scudetto, dopo la sconfitta con il Napoli, sembra ormai andato con i nove punti dall’Inter difficilmente colmabili in undici giornate. La competizione continentale diventa così un obiettivo da inseguire e l’1-1 maturato in Inghilterra lascia ottimismo tra i rossoneri.

All’Old Trafford la squadra di Pioli ha dimostrato di potersela giocare alla pari nonostante le assenze e l’eventuale ritorno di Ibrahimovic darebbe una spinta in più a tutto il gruppo. Però proprio lo svedese fa nascere qualche perplessità: è la pre-convocazione per gli impegni di fine marzo con la Svezia a non essere stati troppo graditi dai rossoneri.

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Ibrahimovic con la Svezia
Ibrahimovic (Getty Images)

Milan, Ibrahimovic in Nazionale preoccupa

Ovviamente nessun caso, soltanto qualche riflessione da parte del Milan per la decisione di Ibrahimovic di riaprire le porte alla Svezia. Nel primo pomeriggio arriverà la decisione definitiva del ct svedese, ma intanto la possibilità che l’attaccante si sottoponga ad un nuovo tour de force non può lasciare tranquilli a Milanello.

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Nel corso della stagione, il 38enne ha subito più di un infortunio e le sue assenze, alla fine dei conti, sono pesate non poco. Così la preferenza del Milan andava ovviamente a due settimane di allenamenti per Ibrahimovic, cosa che non avverrà se quest’oggi ci sarà la convocazione. Certo vederlo tornare a vestire la maglia della Svezia non può che far piacere, così come la sua voglia di esserci agli Europei di giugno. Però, dopo la partecipazione molto criticata al Festival di Sanremo, un’altra scelta che non va proprio in linea con i piani del club. In attesa di scoprire se realmente la Nazionale riaccoglierà il numero 11 rossonero.