Altro che crisi, Nedved lancia una frecciata alle italiane

Pavel Nedved ha rilasciato un’intervista a Dazn ad ampio raggio, affrontando vari argomenti, dalle situazioni di Cristiano Ronaldo e Dybala alla voglia di reazione della Juventus.

Il club bianconero, nonostante il divario di dieci punti dall’Inter capolista, non molla l’obiettivo scudetto, vuole rendere viva la battaglia per il tricolore fino all’ultima giornata.

Nedved ha confermato la fiducia a Pirlo, garantito che Cristiano Ronaldo resterà al 100% alla Juventus fino alla scadenza del contratto prevista a giugno 2022.

Il passaggio più importante riguarda la battaglia scudetto: “Quando penso ai nove scudetti consecutivi, provo grande orgoglio. Sono passati più di tremila giorni, mio figlio andava alle medie, ora guida la macchina e va all’università. Qui non si pensa a blindare i primi quattro posti, si guardano solo le squadre che sono davanti a noi per cercare di raggiungerli”

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Nedved Pirlo Juventus
Andrea Pirlo (Getty Images)

Nedved su Pirlo: “Sapevamo le difficoltà, resterà al 100%”

Pavel Nedved ha definito la stagione altalenante, sottolineando il dato che la Juventus non è mai riuscita a portare a casa tre vittorie consecutive. Sull’eliminazione rimediata contro il Porto, Nedved l’ha definita giusta perchè la Juventus ha sbagliato tre tempi su quattro e uno solo non basta.

Quest’analisi, però, non mette in discussione il futuro di Pirlo: “Rimarrà al 100%, volevamo fare qualcosa in più, non ci siamo riusciti ma sapevamo che ci potevano essere delle difficoltà. È un allenatore nuovo, abbiamo iniziato un progetto con Andrea e lo portiamo avanti. Può diventare un grandissimo tecnico ma è un passaggio che si ottiene dopo 15-20 anni di carriera”.

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Nedved guarda agli ultimi due mesi della stagione, la Juventus avrà undici gare di campionato da giocare e la finale di Coppa Italia. “Dobbiamo accettare le critiche e chiedere di più ad ognuno di noi per gli ultimi due mesi”.

C’è anche un messaggio all’Inter: “Antonio Conte è un grande allenatore, ha l’obbligo di vincere con dieci punti di vantaggio ma lui sa come si fa. Sta portando il metodo di lavoro che aveva alla Juventus, con lui c’è Beppe Marotta che è stato un grandissimo maestro per tutti noi”.