“Si arrabbiava troppo senza controllarsi”, Gasperini ‘tradito’ dal suo ex giocatore

Timothy Castagne, ex difensore dell’Atalanta, oggi al Leicester, ha parlato di Gasperini e non ha risparmiato critiche al suo vecchio allenatore

Questione di metodi, di stile, di idee. Castagne non rimpiange Gasperini, allenatore col quale giocava spesso, ma non sempre, uno dei motivi, probabilmente, che l’hanno spinto a lasciare l’Atalanta per ripartire dal Leicester e dalla Premier League. Intervenuto a Sport Footmagazine, l’ex difensore dei nerazzurri ha parlato del suo vecchio tecnico sottolineando il suo carattere che non sempre si sposava con quello di Castagne.

“Il metodo Gasperini non sempre mi andava bene” le parole dell’esterno belga. “Si tratta di un allenatore che si arrabbia molto velocemente, che ha molti problemi a controllarsi. Ovviamente, ci sono molti giocatori che non hanno problemi a riguardo. E anche con me ha funzionato”.

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Gian Piero Gasperini
Gasperini (Getty Images)

Le parole di Castagne su Gasperini

In sintesi, Castagne spiega che la cura Gasperini ha comunque avuto i suoi frutti, tant’è vero che l’Atalanta da anni propone un ottimo calcio e sta raggiungendo traguardi inimmaginabili fino a poco tempo fa, ma si tratta comunque di uno stile di allenare distante da quello che il difensore considera ideale per lui.

Castagne ha proseguito: “Penso di non essere mai stato al cento per cento delle mie capacità a causa di questo modo di lavorare. Sono andato in Italia per crescere e sono cresciuto. Mi sono fatto un nome e una reputazione. Oggi sarei un pazzo a sputare sul piatto dove ho mangiato. Dico solo che per rendere al meglio ho bisogno di un entourage con un approccio diverso da quello che può avere Gasperini”.

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Le cose, a quanto pare, vanno molto meglio al Leicester: “Brendan Rodgers è una persona molto più calma al riguardo. Con lui abbiamo conversazioni, ascolta la nostra opinione, possiamo discutere. Questo è un metodo che si adatta meglio al mio carattere”.