Dopo Insigne, Rizzoli ha “dato ragione” anche a Ibrahimovic

Il designatore Nicola Rizzoli non ha gradito l’espulsione di Ibrahimovic comminata da Maresca in Parma-Milan.

Non ci sono dichiarazioni pubbliche ma i fatti contano più delle parole. In questo weekend Ibra non scenderà in campo mentre Maresca farà solo il quarto uomo in Sassuolo-Fiorentina.

Dopo Parma-Milan, Ibrahimovic ha subito la sanzione minima per il cartellino rosso subito e Maresca viene “salvato” da Rizzoli, farà il quarto uomo invece che essere sospeso per un turno.

La vicenda ha assunto dei contorni grotteschi. Abbiamo visto di tutto: dall’analisi mediatica sul possibile equivoco dell’arbitro fino alla definizione di “critica irriguardosa” che rappresenta una novità nel linguaggio calcistico.

Non possiamo conoscere le valutazioni degli osservatori arbitrali per la prova di Maresca, la nuova gestione Trentalange ha portato delle novità ma c’è ancora tanto da lavorare. Basta riprendere la seria denuncia di Claudio Gavillucci.

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Ibrahimovic Maresca Insigne Massa
Insigne Inter Napoli (Getty Images)

Il precedente di Insigne in Inter-Napoli

Historia magistra vitae, avrebbe detto qualcuno. Uno dei criteri della giurisprudenza a tutti i livelli è studiare i precedenti, soprattutto a livello sportivo.

A Rizzoli non piacciono le espulsioni per atteggiamenti “irriguardosi”, l’avevamo già capito con il caso Insigne in Inter-Napoli.

Massa tirò fuori il cartellino per Insigne dopo il rigore assegnato all’Inter punendo l’atteggiamento del capitano del Napoli. L’audio della frase incriminata è: “Vai a cag…”.

Nel turno successivo Insigne e Massa erano entrambi sul divano di casa, Lorenzo non giocò a Roma contro la Lazio e il fischietto di Imperia non fu designato per nessuna gara.

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Maresca è “recidivo”, fu protagonista di una situazione simile anche in Udinese-Inter, con un battibecco con Antonio Conte. Pescando negli archivi, anche in quel caso Rizzoli dimostrò con i fatti di non condividere l’atteggiamento di Maresca.

Il direttore di gara napoletano nel turno successivo era a Genova, per Sampdoria-Juventus ma soltanto nel ruolo di quarto uomo.

Rizzoli del resto in campo aveva un atteggiamento completamente diverso da Massa o Maresca, è ancora nei nostri ricordi la tolleranza avuta per giocatori come Totti o Bonucci.