Napoli-Lazio, caos per il rigore: cosa dice il regolamento

Grandi polemiche sollevate soprattutto dai tifosi della Lazio, in occasione del rigore concesso al Napoli. Cosa dice il regolamento? 

Si è concluso da poco il primo tempo della sfida tra Napoli e Lazio, che vede al momento gli azzurri comandare il match sul punteggio di 2-0. Una sfida che vede al momento gli azzurri comandare sui capitolini grazie alla rete di Insigne che ha aperto le danze dal dischetto, e Politano a sfruttare l’assist al bacio di Mertens.

La Lazio che ha poi provato a tenere testa agli azzurri, spingendo per rimettere una partita che però non ha mai visto il Napoli subire pericoli particolarmente concreti nel corso del tempo. Nella ripresa servirà di sicuro una Lazio più incisiva, in grado di mettere in difficoltà la retroguardia avversaria, magari andando a sfruttare anche quelle occasioni (poche nel primo tempo) concesse dalla squadra di Gattuso.

Ma è stato l’episodio del rigore, nel primo tempo, di fatto a tagliare le gambe della squadra di Simone Inzaghi. Ma l’episodio ha scatenato le polemiche sui social, con i tifosi della Lazio imbufaliti per un episodio che (a detta loro) andava valutato diversamente. Cosa dice il regolamento?

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Napoli-Lazio, cosa dice il regolamento sul rigore

In sostanza, quelle che sono le polemiche dei tifosi della Lazio vertono un aspetto ben preciso. Ovvero, il fatto che Milinkovic-Savic abbia preso prima il pallone e poi la testa di Manolas, durante l’intervento giudicato da rigore.

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Eppure, il regolamento del giuoco del calcio sembra smentire ogni tipo di dubbio e polemica. Il giocatore che interviene in maniera pericolosa, “alzando una gamba nel momento in cui l’avversario cerca di toccare il pallone”, porta inevitabilmente ad un’unica sanzione possibile da parte dell’arbitro: calcio di rigore, o calcio di punizione nel caso in cui ci si trovi fuori dall’area.

Il regolamento, alla regola 12, parla chiaro sotto questo punto di vista. Vero è che i tifosi della Lazio non si danno pace. Sono in tantissimi, infatti, a puntare il dito contro l’arbitro Di Bello. Il secondo tempo ci regalerà ancora scintille.