Shevchenko choc svela l’incubo: “Gridavo di notte”

I tifosi del Milan hanno ancora il vivido ricordo della finale di Champions League del 2005. Anche Andriy Shevchenko che, ai tempi, vestiva la maglia rossonera.

La finale di Champions League del 2005 rappresenta, per tutti i tifosi del Milan, un evento che difficilmente si potrà scordare. La gara europea persa ai rigori contro il Liverpool, nonostante siano passati ben sedici anni, è un vero e proprio incubo per i supporters milanesi. Lo stesso vale per Andriy Shevchenko che, quella sera, fallì un gol praticamente già fatto e sbagliò anche un calcio di rigore.

Il trofeo Champions League
Il trofeo della Champions League (Getty Images)

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Shevchenko sulla finale di Champions del 2005

L’ex centravanti del Milan è stato intervistato da ‘Sette’, magazine del ‘Corriere della Sera’. Ecco quanto dichiarato a proposito di quella partita: “La ferita sanguina ancora. In molti scrissero che, negli spogliatoi, tra il primo ed il secondo tempo, ci lasciammo andare a festeggiamenti anticipati. Non fu così, anzi. Tutte balle. Paolo Maldini ci disse di fare attenzione, ci disse che il Liverpool non avrebbe mollato, anche se noi eravamo avanti di tre gol”.

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“Nei tre mesi successivi a quella sconfitta mi svegliavo di notte gridando, cominciavo a pensarci. Ancora oggi mi capita di pensare a quella partita, sono passati sedici anni. Molti compagni non hanno mai più voluto riguardare quel match. Io, invece, lo so a memoria. Stavamo giocando benissimo, eravamo la squadra migliore in campo. Eppure, nonostante ciò, fu il Liverpool a conquistare quella coppa. Ora che sono un allenatore penso che andava spezzato il loro ritmo. In sei minuti ci fecero tre gol. Magari andava fermato il gioco, andava fatta qualche sostituzione. Questa, però, non è una critica a Carlo Ancelotti. Il mister ci aveva preparato benissimo per quella partita”.