Pirlo conquista il secondo titolo dell’anno e lancia un messaggio ad Agnelli

La Juventus batte l’Atalanta e si aggiudica il secondo trofeo dell’anno. Può esultare Andrea Pirlo che, nel post partita, ha commentato il successo.

Andrea Pirlo, allenatore della Juventus, conquista il secondo gol stagionale grazie alle reti di Kulusevski e Chiesa. Il tecnico bianconero, nel post gara, si è beccato i complimenti di tutti gli addetti ai lavori che hanno sottolineato come, all’esordio, il neo tecnico bianconero abbia vinto ben due trofei sulla panchina della Juve. Pirlo ha commentato il successo sull’Atalanta di Gian Piero Gasperini ai microfoni della ‘RAI’. Ecco quanto dichiarato: “E’ stata una bellissima gara tra due grandi squadre. E’ stata una finale degna di questo nome. Dopo tutto quello che è successo in questo anno era importante dare una soddisfazione anche ai tifosi. Volevamo vincere e portare a casa il trofeo nonostante la stagione non positiva. Ci siamo messi in testa di portare a casa la Coppa. La Juve ha meritato questo successo. Volevamo togliere Chiesa, poi è riuscito a far gol. Non era al meglio, si è battuto ed ha fatto una ottima partita. Segnare il gol decisivo in una finale non è da tutti”.

Pirlo esulta
Pirlo (Getty Images)

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Atalanta-Juventus, Pirlo alla ‘RAI’

Poi prosegue: “Cuadrado stava troppo basso, gli avevo detto di aggredire Gosens e di essere più feroce. Nel secondo tempo abbiamo lavorato meglio. Nel mio percorso ci sono state tante difficoltà. Queste vittorie non cancellano gli alti ed i bassi. Come prima stagione da allenatore ho imparato tanto, il bello del calcio è anche questo. Anche se non hai il 100% dei risultati positivi hai queste soddisfazioni che ti gratificano. Io mi riconfermerei, certo. Amo il calcio fin da bambino. Poi la società deciderà. Io vorrei continuare perché amo allenare ed amo questa società. Il mio obiettivo è continuare”.

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Poi prosegue: “Dove sarebbe la Juventus se avesse giocato sempre con determinazione? Lo sviluppo è sempre rimasto uguale tutto l’anno. Abbiamo sempre costruito con tre giocatori, poi tutto dipendeva dagli avversari. In tante partite è mancata la determinazione. Siamo qui a parlare di una gara di domenica che deciderà il nostro futuro anche se non è tutto nelle nostre mani. Mi sembra prematuro parlare della prossima stagione, domenica sarà una gara decisiva. Parlare di futuro è prematuro. L’Atalanta gioca sempre un calcio aggressivo, non dobbiamo mica dirgli come giocare con il Milan. Affronteranno l’ultima gara al meglio”. Sui rumors sugli altri allenatori accostati alla Juve: “Non leggo i giornali, non posso stare lì a rammaricarmi delle cose che escono sui giornali. Non li leggerò neanche domani”.