Il “grande progetto” che l’Inter non deve più attendere

Possibile novità sul fronte societario per l’Inter: avviato un “grande progetto di azionariato popolare”. I dettagli dell’iniziativa

L’Inter vive una fase delicata. E’ noto la necessità per la società presieduta da Steven Zhang di fare cassa con cessioni, anche eccellenti. Hakimi è l’indiziato numero uno per dire addio ai nerazzurri, mentre per Lautaro Martinez si capirà solo più avanti se anche la sua cessione sarà necessaria. In questo particolare momento si inserisce l’iniziativa di un gruppo di tifosi interisti ‘vip’ come Carlo Cottarelli, presidente di Interspac. La società punta ad entrare nel club e a dar vita ad “un grande progetto di azionariato popolare” come dichiarato dall’economista, ex commissario alla spending review.

L’idea alla base del progetto è “rafforzare l’Inter con capitali forniti” dagli stessi tifosi, in aggiunta a  “risorse di investitori istituzionali, in un quadro economicamente sostenibile”. Il modello da imitare è quello del Bayern Monaco e i prossimi passi sono delineati dallo stesso Cottarelli.

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Carlo Cottarelli
Carlo Cottarelli (Getty Images)

Interspac, il progetto di azionariato popolare per l’Inter

Cottarelli spiega di voler lavorare al fianco dell’attuale proprietà che è stata già informata sull’iniziativa. Il presidente di Interspac spiega che il primo passo sarà simbolico: “Entro fine giugno un gruppo ristretto di tifosi interisti noti entreranno nella società Interspac acquistando una piccola quota”. Un passo che consentirà di far conoscere il progetto e per capire quanto interesse riscontra tra la tifoseria nerazzurra. Per questo sarà anche messo online un questionario sull’azionariato popolare.

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Poi sarà il momento di tirare le somme. “Se ci sarà sufficiente interesse da parte di tutte le parti in causa, inclusa la proprietà, richiederemo le necessarie autorizzazioni per iniziare la raccolta di risorse dai tifosi e da altri”. Serviranno diversi mesi perché l’operazione si compia, ma il suo successo potrebbe rappresentare una svolta anche per altri club. “Pensiamo che il nostro modello di azionariato popolare sia valido anche per altre società di calcio italiane” spiega Cottarelli che preannuncia anche un incontro pubblico a fine settembre.