Jorginho si racconta: Lukaku, il Belgio, l’inno e… il Pallone d’Oro

L’Europeo, la Champions vinta, il futuro, il sogno Pallone d’Oro: questi i temi trattati da Jorginho, regista dell’Italia, in conferenza stampa

Jorginho è carico in vista della sfida contro il Belgio, sa che la partita sarà dura ma è consapevole della forza dell’Italia ed è convinto che gli azzurri saranno artefici di una grande prova. Lo ha detto, sorridendo, in conferenza stampa, a due giorni dai quarti di finale di Euro 2020. Il regista italo-brasiliano si è anche soffermato sul futuro, sul sogno Pallone d’Oro, sull’ambizione di diventare allenatore e sulle insidie principali della sfida di Monaco.

Lukaku sarà il pericolo numero uno, a marcarlo ci penseranno Chiellini e Bonucci. Jorginho si fida di loro: “Vinceranno loro il duello” ha risposto ironizzando. Il rapporto con Mancini è speciale: Crede in noi, ci trasmette fiducia, ci fa sentire forti. Ci dà una grossa mano anche sul campo. E’ sempre vicino al gruppo in questo percorso, lo sta facendo molto bene”.

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Acerbi, Jorginho e Locatelli festeggiano
Francesco Acerbi, Jorginho e Manuel Locatelli (Getty Images)

Le parole di Jorginho

L’ex Verona e Napoli guarda oltre la partita di venerdì e commenta le notizie sul Pallone d’Oro: “Non ci penso perché tutto quello che accade è solo conseguenza del lavoro che viene svolto. La mia priorità, sinceramente, è pensare al gruppo, viene prima di tutto”. Si parla di Pallone d’Oro dopo la vittoria della Champions col Chelsea e nell’ottica, nella speranza, di conquistare da protagonista anche gli Europei. Si tratterebbe, nel caso, di una doppietta indimenticabile.

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In chiusura, Jorginho ha anche parlato di futuro, spiegando che non sa ancora come si reinventerà quando smetterà di fare il calciatore: “Non so se farò l’allenatore, quando inizi a farlo non hai più una vita privata. Vediamo…”.