Il terzino fa sperare i tifosi del Napoli: ‘Andrò dove mi desiderano davvero’

Emerson Palmieri vorrebbe lasciare il Chelsea e trasferirsi altrove per avere più spazio: l’interesse del Napoli non lo lascia indifferente.

Emerson Parlieri, nello stesso anno, ha vinto Champions League e Supercoppa Europea con il Chelsea, ma anche l’Europeo con l’Italia. Un anno calcistico da sogno, dunque, il suo. Eppure c’è una piccola nota stonata: avrebbe voluto trovare più minuti e quindi maggiore spazio all’interno del suo club di appartenenza.

I Blues gli hanno permesso di inserire trofei importanti nel suo curriculum e raggiungere obiettivi così importanti non è roba da poco. Nell’Europeo, complice anche l’infortunio di Leonardo Spinazzola, ha disputato partite importanti, tra cui la finale giocata e vinta a Wembley contro l’Inghilterra. L’Europa ha riservato grandissime soddisfazioni al terzino, così come anche a Jorginho, suo compagno di entrambe le squadre.

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Emerson Palmieri Napoli
Emerson Palmieri (Getty Images)

Emerson Palmieri è ormai da tempo nel mirino del Napoli.

Come detto, quindi, l’intenzione di Emerson Palmieri è quella di cambiare aria e di approdare in un nuovo club. Intervistato da ESPN Brasil, ha parlato dell’interessamento professato ormai da tempo da parte del Napoli: “Sapere di questo interesse del Napoli fa tanto piacere, è un grande club in Italia e non solo. Ho voglia di giocare, di stare in campo, farò di tutto per giocarmi le carte”.

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Facendo ancora riferimento al futuro, afferma: “Per il mio futuro sceglierò quella che ritengo l’opzione migliore. Ho ancora una ventina di giorni per pensare a tutte le possibilità, per scegliere il posto giusto, dove mi sentirò desiderato davvero”. Spalletti potrebbe risultare il fattore decisivo per un eventuale trasferimento del terzino nelle fila del Napoli. Emerson, infatti, ha dichiarato: “Spalletti a Roma è stato l’allenatore che mi ha dato l’opportunità di mettermi in gioco: avevo 22 o 23 anni quando mi disse: ‘vai, gioca le prime dieci partite’, e poi altre dieci, e così via”.