In Nazionale a marzo, ora è svincolato: “Non è giusto”

Dal sogno all’incubo: prima la convocazione in Nazionale, ora Matteo Ricci si allena da solo dopo la fine del contratto con lo Spezia

Cinque mesi molto particolari quelli vissuti da Matteo Ricci. A marzo ha ricevuto la convocazione della nazionale e dal primo luglio è svincolato. Il 27enne centrocampista romano è stato uno dei protagonisti della salvezza dello Spezia alla prima storica partecipazione alla Serie A. Ventinove presenze in campionato non gli sono bastate per guadagnarsi il rinnovo dei bianconeri.

A questo punto, il ragazzo spera che quest’incubo possa finire il prima possibile: “Mi sto allenando ogni giorno al ‘Park Hotel Mancini’, all’interno del quale è presente una bella struttura, in compagnia del mio preparatore personale Federico Fatiga. Con lui – ha detto Ricci a ‘La Gazzetta dello Sport’ – sto svolgendo sia esercizi a secco sia con la palla. Faccio quel che posso per farmi trovare pronto ma è chiaro che allenarsi in gruppo è un’altra cosa”. Allenamenti in solitudine aspettando che presto arrivi la chiamata giusta: “Ho ricevuto e rifiutato una sola proposta, dall’Arabia. Avrei guadagnato bene ma il progetto non mi affascinava. Non ho vissuto un’estate semplice perché non credevo di ritrovarmi in questa situazione a 27 anni. Non è giusto. In un periodo molto delicato dal punto di vista economico posso rappresentare un’opzione semplice. Mi auguro che il mio agente Federico Pastorello possa presto presentarmi l’offerta giusta”.

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Matteo Ricci
Matteo Ricci (Getty Images)

Spezia, lo sfogo di Matteo Ricci: ‘La nuova società non ha creduto in me, ho sempre dato tutto per la squadra’

Il motivo del mancato rinnovo lo ha spiegato Matteo Ricci stesso a ‘La Gazzetta dello Sport’: “La mia posizione lì ha iniziato a complicarsi a gennaio perché con la vecchia società si sarebbe arrivati a un accordo mentre quando il club è stato ceduto ho impiegato poco tempo per capire che il mio rapporto con loro sarebbe terminato alla fine della stagione. Non me lo aspettavo perché per lo Spezia ho sempre dato tutto. Orgogliosamente però posso dire di non aver mai tirato indietro la gamba. Non mi sono mai tirato fuori. Resto legato alla squadra e alla città nella quale ho creato diversi rapporti d’amicizia”.

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Infine, sull’esperienza vissuta a marzo quando è stato convocato dalla Nazionale maggiore di Roberto Mancini: “E’ stata un’esperienza fantastica. Ho sempre creduto in questa possibilità perché sapevo che lo staff del ct teneva d’occhio me ed altri compagni dello Spezia. Spero di tornare a far parte anche del gruppo azzurro”.