“Juventus dietro il Cagliari”: lo sconcertante scenario bianconero

La Juventus è dietro il Cagliari e la Sampdoria in una classifica del Cies, che ha prodotto un indice (il Sustainable Squad Management) mettendo insieme l’età media dei giocatori, la permanenza media in prima squadra e la durata del contratto.

Spiccano la distanza di Juventus e Inter da Roma, Milan, Napoli e Sassuolo che rappresentano l’Italia nelle prime trenta.

Questi dati vanno nel profondo della situazione delle due squadre: abbastanza vecchie, con molti contratti a scadenza (basta pensare all’impegno dell’Inter sui rinnovi in queste settimane).

Incidono per esempio in casa Juventus anche i continui cambiamenti degli ultimi anni, non c’è un ciclo con tanti giocatori giovani che costruiscono una nuova ossatura.

La partenza di Cristiano Ronaldo a fine mercato rappresenta il clima da transizione non ancora decifrabile che ha attraversato i vari scossoni degli ultimi anni.

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Ramsey a contrasto con Pessina
Ramsey e Pessina (Getty Images)

La Juventus ha bisogno di andare avanti in un nuovo ciclo

In questa classifica del Cies la Juventus e l’Inter occupano, quindi, rispettivamente il settimo e l’ottavo posto in classifica dietro Roma, Milan, Napoli, Sassuolo, Sampdoria e Cagliari.

La Juventus negli ultimi anni ha costruito un blocco giovane: De Ligt, Locatelli, Kulusevski, Chiesa, Kean e Kaio Jorge sono degli esempi. La statistica del Cies mette in mostra una storia che si percepisce anche in campo: non c’è ancora una visione di squadra sul lungo periodo che vada oltre questa transizione che è stata affidata ad Allegri.

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Dybala potrebbe essere il nuovo faro del progetto Juve, nella statistica pesa anche il suo contratto in scadenza con il rinnovo che, però, sembra molto più vicino. La Juventus è ancora un ibrido tra vecchio e nuovo, lo racconta anche quest’indice del Cies.

L’Inter, invece, in questa graduatoria paga l’età media alta: 29.2 con vari giocatori esperti come Handanovic, Dzeko, De Vrij, D’Ambrosio che incidono e poi i contratti in scadenza su cui sta provando ad intervenire Marotta dopo la tempesta finanziaria e le cessioni di Lukaku e Hakimi.