“Fischiamo Raiola”, l’incredibile accusa dopo il flop dell’Italia

“Altro che Donnarumma, sarebbe il caso di fischiare Raiola”, la provocazione di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera dopo il flop

Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera ha compiuto una provocazione, con un finale molto interessante: “Forse negli stadi, al posto di Balotelli e Donnarumma, varrebbe la pena fischiare Raiola”.

L’analisi è sui personaggi Donnarumma e Balotelli, che potevano rappresentare degli idoli e, invece, sono stati sopraffatti dalla forza del Dio Denaro.

Donnarumma, il gigante coccolato da tutti, rispettato anche dagli avversari e che, invece, ora si ritrova destabilizzato. Gigio ha ammesso di soffrire per l’alternanza con Keylor Navas rivelando che le panchine gli fanno male.

Quanti tormenti per Gigio: dalle panchine al Psg ai fischi di San Siro dai tifosi che l’hanno adorato rappresentano un momento importante.

“Anche chi ha per la propria squadra una passione fedele ma sobria, laica, estranea ad ogni insopportabile fanatismo, ha patito in queste settimane un crescente disagio per le incertezze e gli attimi d’autentico panico di Donnarumma“, così Gian Antonio Stella ha raccontato le condizioni del portiere del Paris Saint Germain.

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Balotelli parla in conferenza stampa
Balotelli (LaPresse)

“Balotelli avrebbe giocato in Nazionale quindici anni consecutivi”, l’altro “capo d’accusa” per Raiola

Nella notte di Belfast, quando l’Italia non riusciva neanche a tirare in porta, abbiamo tutti pensato a Mario Balotelli che in buone condizioni avrebbe potuto sfondare il muro dell’Irlanda del Nord.

“Balotelli avrebbe giocato in Nazionale quindici anni consecutivi se non avesse perso la testa per i soldi, le macchine sportive, le donne, i gioielli, i tatuaggi, gli scherzi cretini”, l’amara considerazione di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera.

Supermario gioca in Turchia all’Adama Demirspor, in cui ha portato a casa 15 milioni di euro in tre anni, con un ingaggio da 5 a stagione.

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Donnarumma e Balotelli sono entrambi assistiti da Raiola che secondo Gian Antonio Stella avrebbe soltanto da ridere a sentire la parola “bandiera”.

“È affezionato ad un’altra B, la parola business” ma non soltanto lui, anche e soprattutto i calciatori, i suoi assistiti. Possiamo anche fischiare Raiola ma l’amara verità riguarda proprio quelli che per i tifosi diventano idoli.