Umiltà, voglia di riscatto e sacrificio. Tre principi fondamentali che raccontano la storia di Felix Afena-Gyan, il 18enne che ha conquistato Mourinho e la Roma.
Felix, così preferisce farsi chiamare da tutti quelli che lo conoscono, anche se sulla maglia giallorossa c’è scritto Afena, oggi sta vivendo una favola e quasi non ci crede, come un bambino che si stropiccia gli occhi pensando che sia tutto un sogno e invece è solo una bellissima realtà. E non si può non essere felici che proprio a questo ragazzo stia capitando tutto questo, perché basta guardarlo o ascoltarlo per capire che la sua vita non è stata proprio sempre “rose e fiori”, ma a volte si sà, è proprio attraverso le avversità che si trova la forza di arrivare in alto.
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La storia
La sua storia parte da lontano: nato in Ghana nel distretto di Sunyani, Felix da piccolo giocava a calcio nella sua scuola, è stato capitano della squadra fino alle selezioni regionali, venendo supportato sempre dalla madre. Già, anche per lui, come per tanti giovani del mondo del calcio, la mamma è stata fondamentale, tanto che un giorno proprio lei ha fatto di tutto per farlo emergere, tentando anche di farlo entrare nella squadra più importante del Ghana, l’Asante Kotoko. Il Club poi lo rifiutò, non avendo un settore giovanile, ma lei e Felix la speranza non l’hanno mai persa. Si, perché è proprio vero: quando non hai niente, nessun agio, nessun futuro, hai tanta voglia, anzi fame di farcela. E così, dopo un’infanzia complicata e con tanti sacrifici suoi e della sua famiglia, quel futuro che non aveva Felix se lo è andato a cercare. Infatti qualche mese dopo viene segnalato all’Eur Africa Academy, prestigioso accademia che cerca di scovare i giocatori africani più promettenti.
Ed è proprio lì che è stato notato da un ottimo procuratore come Olivier Arthur che è sempre alla ricerca di giovani talenti da portare nel calcio europeo. Ci è riuscito anche con Felix: è partito con lui per l’Italia, lo ha segnalato a più squadre ma il primo provino è stato alla Roma. E non se lo sono fatto sfuggire. In poco tempo è diventato un elemento fondamentale della Primavera di De Rossi, ed oggi lo è anche per Mourinho. E non è un caso che lo Special One abbia intravisto in lui un grande talento e abbia deciso di dargli fiducia mandandolo in campo nella ripresa della sfida contro il Cagliari, che vedeva la Roma sotto di un goal e che il ghanese ha ribaltato.
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Le caratteristiche
Potenza e velocità sono le due caratteristiche che lo hanno aiutato a colmare in breve tempo il gap che lo separava dai coetanei più abituati di lui ad un certo tipo di calcio. Ma anche dal punto di vista caratteriale, chi ha avuto modo di lavorarci insieme, lo descrive come un ragazzo volenteroso, disciplinato e dedito al lavoro. E sappiamo quanto questo sia fondamentale per un allenatore come Mou, che premia la meritocrazia e ripone ancora in lui la sua fiducia anche contro il Genoa, partita in cui il ghanese è stato ancora una volta protagonista. E allora in bocca lupo Felix, questo è il tuo momento, non smettere mai di guardare verso l’infinito ed oltre.