“Un padre speciale, un burlone”: Greta Beccaglia, parla la moglie di Andrea Serrani

Greta Beccaglia ha formalizzato la denuncia contro Andrea Serrani, difeso nelle ultime ore dalla compagna: “Non è un molestatore”.

Da ormai qualche giorno, si è dovuto trasferire “in un luogo segreto” per sfuggire ai giornalisti e provare a ritrovare un po’ della serenità perduta dopo il pessimo gesto compiuto ai danni della giornalista Greta Beccaglia. Andrea Serrani, di professione ristoratore e padre di una bambina, ha già ricevuto il Daspo per quanto fatto sabato scorso mentre nei prossimi giorni dovrà rispondere del reato di violenza sessuale. A prendere le difese del 45enne nel frattempo è stata la sua compagna Natascia Bigelli, ai microfoni del ‘Resto del Carlino’. 

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Campo di calcio
Campo di calcio (Getty Images)

Caso Greta Beccaglia, parla la compagna di Andrea Serrani

Andry è un grand’uomo, un papà speciale, un amico di tutti. Un simpatico burlone. È dolce ed è un coccolone rispettoso, sempre presente nelle difficoltà di chi ha vicino. Ci facciamo forza a vicenda per quello che ci sta capitando. Siamo su tutte le Tv e i giornali”. Serrani, secondo la Bigelli, sarebbe quindi un uomo totalmente differente rispetto a quello filmato dalle telecamere di ToscanaTv al termine di EmpoliFiorentina. “Andrea sia nella vita privata che fuori, con le persone che lo conoscono da sempre, è disponibile a dare una mano quando qualcuno ne ha bisogno. Lui è sempre pronto a difendere gli altri come ben sanno gli amici che gli vogliono bene. Lui riesce a farti sorridere nei momenti bui. È un uomo molto presente e con un cuore enorme”.

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La donna ha poi commentato la pacca data dal compagno alla giornalista la quale, nelle ultime ore, ha provveduto a formalizzare l’apposita denuncia. “Che quella cosa non si fa lo sappiamo. Ma far passare Andrea da maniaco e violentatore – sono le parole di Bigelli – è un fatto che ammazza l’anima. Di lui posso dire che ama la famiglia più di ogni altra cosa. Se entri nel suo cuore sei famiglia”. La vicenda, in ogni caso, è tutt’altro che chiusa: nel caso in cui dovesse essere ritenuto colpevole, Serrani rischia una condanna dai 6 ai 12 mesi di reclusione.