“Inter, ti costerà carissimo”: il prestito può cambiare la storia del club

Emergono importanti dettagli sul prestito che l’Inter deve restituire a Oaktree e che potrebbe cambiare il futuro del club nerazzurro.

Mentre insegue il secondo Scudetto consecutivo, impresa possibile nonostante i sanguinosi addii estivi di Conte, Hakimi e Lukaku, l’Inter deve fare i conti con numerose questioni di natura economica sia a breve che nel medio-lungo termine.

Zhang e Marotta
Zhang e Marotta (LaPresse)

Tra queste un maxi-bond del valore di 425 milioni, che come riportato dal Sole 24 Ore sarà studiato con Goldman Sachs e la consulenza di Rothschild. Servirà a rifinanziare le emissioni in scadenza il prossimo 31 dicembre e la linea di credito da 50 milioni con la stessa Goldman Sachs.

A tenere banco è però soprattutto la questione legata al prestito ottenuto la scorsa estate dal fondo Oaktree e che è stato seguito da alcune cessioni eccellenti. Un debito che potrebbe cambiare il futuro del club.

Tutte le news sulla SERIE A e non solo: CLICCA QUI!

Steven Zhang
Il presidente dell’Inter Steven Zhang (LaPresse)

Inter, i dettagli del prestito con Oaktree

Il finanziamento di 275 milioni di euro ricevuto la scorsa estate dal fondo Oaktree viene definito in gergo Pik (Payment in kind) e dovrà essere restituito in tre anni con un tasso d’interesse superiore al 10%.

In pratica la somma viene accumulata nel tempo fino al momento del pagamento. Gli interessi si accumulano di anno in anno e vengono ricalcolati sul montante. “La somma lievita prima a 302,5 milioni, quindi al successivo ricalcolo arriva a 332,75 milioni e poi a 366…” e così via, riassume il quotidiano specializzato in economia.

LEGGI ANCHE>>>Il 2022 non cambia il PSG: la notizia gela la Juventus

Ma cosa accade se al termine dei tre anni la proprietà non riuscirà a restituire il debito accumulato? A questo punto si prospetterebbe una situazione simile a quanto già successo con il Milan, Yonghong Li e il fondo Elliott. Se la famiglia Zhang non riuscisse a onorare i pagamenti, Oaktree entrerebbe in possesso dell’Inter. Un’eventualità dunque che con un calcio che regge su equilibri economici sempre più fragili non può essere scartata.