Serie A e Covid, via la regola dei tredici uomini: il protocollo cambia ancora

Serie A e Covid, spunta il nuovo protocollo: intesa Governo-Regioni, non ci sarà più la regola dei 13 giocatori

La Lega Serie A è in questi ultimi giorni impegnata per la risoluzione delle problematiche legate al Covid-19. I molti giocatori risultati positivi al virus, presenti nei diversi club del campionato, non rendono semplice organizzare i vari eventi sportivi previsti dal calendario. L’obiettivo è quello di non rinviare le gare che man mano dovranno essere giocate. Ora spunta anche il nuovo protocollo.

Pallone e logo Serie A
Pallone ufficiale Serie A (LaPresse)

Il colloquio tra i vertici della Serie A e il Governo è stato in questi ultimi giorni intenso. Da un lato i vertici del campionato italiano di massima serie hanno sempre ribadito la propria volontà di non fermare il campionato. Dall’altro, però, il premier Mario Draghi si è detto più volte preoccupato della situazione stadi e di quella vissuta all’interno delle varie squadre.

Pochi minuti fa, come riferito anche dall’agenzia ‘Adnkronos’, è stato stilato un nuovo protocollo con le nuove regole da seguire in caso di numerose positività al Covid all’interno della rosa. Le ASL in tal modo avranno meno potere decisionale.

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Valentina Vezzali guarda davanti preoccupata Serie A
Valentina Vezzali (LaPresse)

Serie A e Covid, arriva il nuovo protocollo: al via la regola con la nuova percentuale

Secondo quanto riferito dall’agenzia ‘Adnkronos’, nel corso della conferenza tra Stato e Regioni è stata raggiunta l’intesa decisiva per dare il via al nuovo protocollo Covid. Non verrà più presa in considerazione la regola dei 13 uomini. Ora il protocollo, infatti, prevede che lo stop ci sarà nel caso in cui la squadra dovesse raggiungere il 35% dei positivi al suo interno.

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Le ASL, in tal modo, non potranno intervenire con lo stesso potere con cui hanno agito in precedenza e al di sotto del 35% i gruppi dei vari club non potranno essere fermati. Il sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, ha valutato la nuova regola che, oltre alla nuova percentuale, prevede anche l’isolamento dei positivi, test continuativi per 5 giorni (per coloro che hanno avuto contatti ad alto rischio) e obbligo di mascherina FFP2 quando non ci sono sedute di allenamento.