“In lacrime…”: Milan-Spezia, il retroscena che nessuno poteva immaginare

È successo realmente di tutto in Milan-Spezia: l’arbitro Serra commette un grave errore sul gol di Messias, ma il retroscena spiazza tutti

Quanto avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri a San Siro, in Milan-Spezia, anche stamattina fa parlare di sé. Il pensante errore commesso dall’arbitro Marco Serra è costato caro ai rossoneri ma il retroscena della vicenda nessuno poteva immaginarlo.

Ibrahimovic guarda davanti a sé concentrato Milan
Zlatan Ibrahimovic (LaPresse)

È stata ‘La Gazzetta dello Sport’, nella sua edizione odierna, a rivelare quanto accaduto al termine di Milan-Spezia. L’errore arbitrale, commesso in occasione del vantaggio che si era concretizzato a favore dei rossoneri in occasione del fallo su Rebic ma anche del gol segnato da Messias, è costato la possibile vittoria al Milan.

Quanto avvenuto al termine della gara, in cui anche lo stesso Stefano Pioli ai microfoni di ‘DAZN’ ha sì condannato l’errore ma non ha dato adito a ulteriori polemiche, ha spiazzato i tifosi rossoneri e non solo.

Tutte le news sulla SERIE A e non solo: CLICCA QUI!

Serra cammina in campo guardando verso il basso
Marco Serra (LaPresse)

Milan-Spezia, il retroscena inaspettato: l’arbitro Serra in lacrime, il gesto di Ibrahimovic e degli altri rossoneri

Questa mattina già il ‘Corriere della Sera’ è tornato su quanto avvenuto a San Siro nella giornata di ieri, rivelando che una volta rientrati negli spogliatoi l’arbitro Serra era sconvolto e che “c’è stato chi l’ha visto in lacrime“. I giocatori del Milan, per questo motivo, dopo che il direttore di gara si era già prontamente scusato in campo subito dopo l’episodio, non hanno continuato a inveire.

LEGGI ANCHE >>> Juventus, la Premier League può strapparti via un centrocampista

Anzi. Come rivelato da ‘La Gazzetta dello Sport’, lo stesso Ibrahimovic e altri 5-6 del Milan si sono avvicinati a Serra e hanno affermato: “Capita a tutti di sbagliare, succede anche noi“. L’arbitro ha nuovamente chiesto scusa. Gesto ripetuto poi, in via ufficiale, nei confronti del club anche dai vertici dell’Aia.