“Dicevano che ero grasso…”: Napoli, l’azzurro si sfoga in diretta

Il Napoli dopo due anni complicati sta disputando un ottimo campionato: un azzurro decide di togliersi qualche sassolino dalla scarpa

Il campionato della squadra di Luciano Spalletti è in linea con gli obiettivi del club partenopeo, che vuole al più presto tornare in Champions League. Il rendimento è rimasto alto nonostante alcune assenze per infortuni, Covid-19 e Coppa d’Africa, anche per merito di alcuni calciatori che in passato non avevano convinto né la dirigenza, né i tifosi.

Rrahmani, Lobotka, Zielinski e Di Lorenzo in campo
Rrahmani, Lobotka, Zielinski e Di Lorenzo (Getty Images)

De Laurentiis in passato ha investito su alcuni calciatori che per un periodo di tempo sono stati messi da parte da Gennaro Gattuso. E proprio uno di questi ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, sfogandosi ai microfoni di ‘Radio Kiss Kiss Napoli’ riguardo il poco impiego e le prestazioni sottotono. Ma attualmente il Napoli può contare su Stanislav Lobotka, tornato in fiducia e sui livelli di quando giocava nel Celta Vigo.

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Lobotka in contrasto con Torreira
Lobotka e Torreira (Getty Images)

Napoli, lo sfogo di Lobotka: “Dicevano che ero grasso…”

Stanislav Lobotka ha preso in mano il centrocampo del Napoli con le assenze di Anguissa e Fabian Ruiz. Lo slovacco si è lasciato andare così davanti ai microfoni: “Prima trovavo poco spazio, non era semplice. Con l’addio di Gattuso e l’arrivo di Spalletti ho finalmente trovato spazio. Dicevano che ero fuori forma, che ero grasso. Avevo anche pensato di lasciare il Napoli”. Parole taglienti, l’avvicendamento in panchina è stato decisivo affinché Lobotka continuasse a vestire la maglia azzurra.

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Poi lo sfogo sull’essere fuori forma e grasso. Spalletti ha rivitalizzato Lobotka, lo ha reso centrale nel gioco del Napoli: “Il mister dialoga molto coi calciatori, ci fa rendere al massimo, tra noi c’è grande feeling”. Inevitabile poi pensare alla lotta per lo scudetto: “Siamo nuovamente vicini alla vetta e possiamo giocarci le nostre carte, lo scudetto non è un discorso chiuso”. Insomma, lo slovacco è felice di questa sua seconda vita all’ombra del Vesuvio dopo l’addio di Gattuso.