Osimhen, l’esperto gela i tifosi: l’annuncio spiazza il club

Il mental coach ha le idee chiare: l’attaccante nigeriano, Osimhen, ha una grande voglia di rivalsa ma deve dosare la frenesia

Ai microfoni di ‘Radio Marte’ ha parlato Mauro Pepe, mental coach esperto che lavora per far sì che le persone possano rendere al 100%. In particolare il suo discorso ha fatto riferimento a un giocatore fondamentale per il Napoli.

Osimhen con la maschera
Osimhen (ANSA)

Victor Osimhen è reduce da un brutto infortunio che, insieme alla positività al Covid, gli ha impedito di partecipare alla Coppa d’Africa con la Nigeria. La voglia di rivalsa ora è tanta. L’attaccante è stato costretto a rinunciare alla competizione africana a cui teneva particolarmente. Ma non ha potuto neppure aiutare, specialmente con i propri gol, il Napoli in un momento di difficoltà nel percorso in campionato.

Ora, per questo motivo, la voglia di rifarsi è sicuramente molta però Osimhen deve stare attento a controllare la frenesia e il nervosismo che in determinati momenti si affacciano nelle sue prestazioni. Ecco allora cosa ha dichiarato il mental coach Pepe quest’oggi su di lui.

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Osimhen cammina e guarda di lato con la maschera facciale Napoli
Victor Osimhen (LaPresse)

Napoli, il mental coach Pepe parla della condizione di Osimhen: “Si deve concentrare su due cose”

Nella gara giocata a San Siro contro l’Inter, il 21 novembre, Victor Osimhen ha riportato un brutto infortunio al volto dopo un contrasto sfortunato con Milan Skriniar. Il mental coach Mauro Pepe, ai microfoni di ‘Radio Marte’, ha parlato della sua situazione. L’attaccante dovrà continuare a indossare una maschera facciale protettiva, per consentire alla frattura allo zigomo di guarire nel miglior modo possibile. Ma oltre al fisico c’è appunto la mente.

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Pepe ha perciò dichiarato: “Osimhen si deve concentrare solo sue alcune cose. L’impressione che ho è che lui abbia troppa frenesia di dover dimostrare quanto vale. La voglia di rivalsa rischia di fare più casini che altro. Bisogna lavorarci dal punto di vista mentale. Spalletti è molto bravo ma anche un aiuto esterno di un mental coach gli può dare una mano. Bisogna capire da dove nasce la rabbia e canalizzarla su quello che lui deve fare in campo. Se riesce a farlo può diventare un crack”.