Buffon, ritorno in Serie A: tutto definito per giugno con il club

Buffon nelle prossime settimane dovrà valutare in che modo proseguire la propria carriera: intanto c’è già un accordo con il club.

Smettere? Se dipendesse da lui, mai. Gianluigi Buffon intende continuare a giocare ancora per diverso tempo. Di recente, ad esempio, ha aperto alla possibilità di trasferirsi in futuro in Messico o negli Stati Uniti (“sono esperienze che mi piacerebbe fare vedremo cosa accadrà”). Se ne riparlerà, nel caso, più avanti. Ora l’obiettivo del giocatore è quella di termine nel migliore dei modi la stagione al Parma.

Buffon saluta i tifosi
Gianluigi Buffon (Ansa)

Fin qui il rendimento dei ducali è stato di molto al di sotto delle aspettative iniziali: dodicesimo posto con 24 punti, a -8 dalla zona play-off. Siderale, inoltre, il distacco dal Lecce capolista a quota 40. L’ex Juventus, dal canto suo, è stato un assoluto protagonista della squadra scendendo in campo, da titolare, in tutte e 20 le gare disputate nel campionato cadetto.

I rapporti tra lui e la dirigenza sono ottimi e nelle prossime settimane le parti torneranno ad incontrarsi, al fine di fare il punto della situazione e capire se esistono le condizioni per andare avanti insieme. Il Parma, in ogni caso, ha già le idee chiare come confermato dal managing director Javier Ribalta.

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Buffon saluta i tifosi
Gianluigi Buffon (Ansa)

Buffon, tutto definito in vista di giugno

Il dirigente, intervenuto durante il documentario “100 minuti con il miglior portiere del mondo”, ha parlato così della questione: “Accettando il Parma, Buffon ha preso una decisione di cuore. Il contratto di Gigi scade a fine stagione, il rinnovo dipende da come finiremo la stagione. Se dovessimo essere promossi in Serie A, lo prolunghiamo ancora. In caso contrario deciderà lui cosa fare”.

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Tante le opzioni disponibili. “Quando smetterà – sono le parole del manager – dovrà scegliere dopo un’attenta riflessione la strada da percorrere: qualcuno vuole restare nel campo, altri vogliono una posizione dietro alla scrivania o in TV. Secondo me lui può fare il dirigente, ma non ne abbiamo parlato. Per ora pensa ancora alla sua carriera da giocatore”.