Mondiali, pronta una vera rivoluzione: la FIFA è ottimista

La rivoluzione della FIFA in vista dei Mondiali in Qatar del 2022 ora potrebbe diventare realtà: ecco la novità tecnologica 

La FIFA sperimenta la novità tecnologica nel corso del Mondiale per club ad Abu Dhabi. In occasione della sfida inaugurale giocata tra Al-Jazira e Pirae, infatti, si è sperimentata una particolarità che potrebbe essere presente anche nei Mondiali in Qatar di questo 2022.

Bandiere con logo Fifa e Mondiali Qatar 2022
Logo Fifa Qatar 2022 (LaPresse)

Durante il match giocato tra Al-Jazira e Pirae, infatti, è stato usato il cosiddetto fuorigioco semiautomatico. Questo strumento, voluto e inserito dalla FIFA, punta a valutare tramite l’aiuto della tecnologia il fuorigioco appunto in cui i giocatori potrebbero ritrovarsi nel corso delle varie azioni offensive.

Come riferito anche dal capo del dipartimento arbitrale della FIFA, Pierluigi Collina, si punta a utilizzare l’espediente anche nei Mondiali che si svolgeranno in Qatar nel 2022. La sperimentazione continua e i risultati spingono la FIFA ad essere ottimista.

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Infantino guarda di lato e sorride FIFA
Gianni Infantino (LaPresse)

Mondiali 2022, la FIFA punta a portare il fuorigioco semiautomatico in Qatar

Come aveva già rivelato dal direttore tecnologico della Fifa, Johannes Holzmuller, il fuorigioco semiautomatico sarebbe: “Un responso più rapido e accurato. Installeremo dalle 10 alle 12 telecamere sotto il tetto di ogni stadio. Seguiranno i calciatori rilevando 29 punti del corpo 50 volte al secondo. I dati del tracciamento verranno inviati alla sala Var. La linea del fuorigioco e il punto di contatto del pallone saranno forniti in tempo quasi reale all’operatore del replay. Ci sarà l’opportunità di mostrarli immediatamente al Var, che sua volta dopo averli validati comunicherà il responso all’arbitro in campo”.

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Dal canto suo, Collina ha dichiarato: “La decisione sul fuorigioco viene presa dopo aver analizzato non solo la posizione dei calciatori ma anche il loro coinvolgimento nel gioco. La tecnologia può tracciare una linea ma la valutazione di un’interferenza, con il gioco o con un avversario, resta nelle mani dell’arbitro, a cui spetta la decisione finale”