“Finalmente puniti”: caos arbitri in Serie A, l’ex fischietto non si trattiene

Proseguono le polemiche riguardanti l’ultimo turno di Serie A e le relative decisioni adottate dagli arbitri. Il parere dell’ex fischietto.

La 27esima giornata del campionato è ormai quasi del tutto alle spalle: manca all’appello soltanto la sfida che vedrà protagoniste l’Atalanta e la Sampdoria, in programma oggi alle ore 20.50. Nel frattempo, però, non si sono ancora spente le polemiche riguardanti l’operato di alcuni arbitri e i relativi provvedimenti disciplinari adottati sul campo.

L'arbitro Marchetti circondato dai giocatori del Milan
L’arbitro Marchetti e i giocatori del Milan (Ansa)

Il tecnico dello Spezia Thiago Motta, ad esempio, nell’immediato post-partita ha dichiarato di aspettarsi delle scuse dopo la concessione di un rigore alla Roma negli istanti conclusivi della sfida. “Anche noi ne abbiamo diritto, noi paghiamo le tasse e siamo iscritti al campionato. Le meritiamo. Mi viene da ridere per non piangere”.

Quanto accaduto in campo è quindi finito sotto la lente d’ingrandimento dell’ex direttore di gara ed ora opinionista Paolo Casarin. Il quale, sulle colonne del ‘Corriere della Sera’, ha passato in rassegna i casi più eclatanti dell’ultimo turno di campionato sottolineando una tendenza importante: quella che sta portando sempre di più i fischietti a sanzionare i giocatori che si rendono protagonisti di proteste troppo accese. 

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Casarin soddisfatto
Paolo Casarin (Ansa)

Arbitri, la tendenza in Serie A sottolineata da Casarin

“In SassuoloFiorentina, arbitro Prontera, il giallo per Bonaventura è discutibile ma la plateale protesta del viola merita l’espulsione” si legge nell’analisi effettuata da Casarin che ha poi messo nel mirino l’attuale classe dirigente arbitrale rea, a suo dire, di non aver favorito il necessario ricambio generale. Con tutte le problematiche del caso.

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“In MilanUdinese, con il pari dei friulani che il Var Guida trova regolare lasciando dubbi per un possibile braccio di Udogie, si critica anche l’inesperienza di Marchetti, 32 anni. Dopo aver utilizzato, in serie A, solo gli esperti si è impedito una contemporanea e graduale crescita dei giovani arbitri. Ora si paga quella scelta sbagliata. Teniamo conto che la fonte dei nuovi iscritti sembra inaridirsi. E non solo in Italia”.