Juventus, la disfatta in Champions League fa esultare l’Inter: il motivo

La sconfitta della Juventus in Champions League ha anche un’altra faccia della medaglia che sta facendo esultare e non poco l’Inter.  

Niente da fare per la Juventus che anche quest’anno deve dire addio in anticipo alla Champions League. I bianconeri non vanno oltre gli ottavi di finale, soccombendo ad un Villarreal più in palla che ha espugnato lo Stadium con un netto e inappellabile 3-0.

Agnelli Elkann, la proprietà della Juventus
Andrea Agnelli e John Elkann (LaPresse)

Il ko dei bianconeri ha però anche dei risvolti extra campo che coinvolgono la diretta rivale dell’Inter. Se per i tifosi nerazzurri l’eliminazione della Juventus è motivo quantomeno di sfottò, per la dirigenza entra in ballo una questione prettamente economica.

L’eliminazione della Juventus infatti consente all’Inter di consolidare i ricavi della seconda tranche del market pool legato al numero di partite disputate in Champions League. Nel caso dei nerazzurri infatti tale quota sarebbe scesa ad ogni partita disputata in più dai bianconeri. Va da se quindi che una Juventus che non può disputare altre partite europee significa per l’Inter una migliore situazione per quanto riguarda i ricavi da market pool.

Mariotta e Ausilio, dirigenti dell'Inter
Marotta e Ausilio (LaPresse)

Juventus fuori, l’Inter sorride ma l’Italia?

L’eliminazione della Juventus dalla Champions League per mano del Villarreal è una buona notizia per l’Inter, eliminata anch’essa agli ottavi dal Liverpool, ma una pessima notizia per il calcio italiano. Ancora una volta il nostro pallone vede le sue squadre lontane dalle zone nobili della massima competizione europea.

Con ancora in corsa solo Roma e Atalanta, rispettivamente in Conference e Europa League, il coefficiente stagionale del calcio italiano resta al palo al quinto posto. Davanti ci sono Inghilterra, Olanda, Francia e Spagna, ma c’è l’insidia data dal calcio tedesco che può ancora contare su diversi club. Considerando poi che l’anno prossimo l’Italia dovrà scartare la buona annata 17/18, anche il terzo posto nel ranking generale sembrerebbe a rischio, sempre insidiato dai tedeschi.