Disfatta all’esordio per Novak Djokovic: il numero uno cade a Montecarlo

Brutte notizie per il numero uno al mondo Novak Djokovic. Il serbo cade a sorpresa al rientro in campo nel Masters 1000 di Montecarlo

È un rientro amaro il ritorno in campo, nel Masters 1000 di Montecarlo, del numero uno al mondo Novak Djokovic. Il campione serbo non giocava un torneo da Dubai (lo scorso Febbraio) ed ha vissuto mesi difficili, a causa della decisione di non effettuare il vaccino per il Covid-19. 

Djokovic
Novak Djokovic esausto (Lapresse)

Sulla sua strada, nel torneo monegasco, c’era un avversario tutt’altro che semplice, come il terraiolo spagnolo Davidovich Fokina. L’iberico ha rispettato le previsioni ed ha approfittato di una condizione atletica del serbo, ancora rivedibile. 

Primo set da dimenticare per il venti volte campione Slam: Nole perde tre volte il servizio e commette addirittura ben 16 errori gratuiti. Nel secondo parziale c’è il ruggito del campione con Nole che più volte sotto di un break reagisce e pareggia i conti. Sul 5-4 Djokovic manca l’occasione di chiudere ma il serbo ha un moto d’orgoglio nel tie-break e porta la gara al terzo.

Novak Djokovic Montecarlo
Novak Djokovic serve a Montecarlo (Lapresse)

Djokovic-Davidovich Fokina, grande battaglia tra i due

Nel set decisivo Nole manca di lucidità ed appare esausto sin dai primi punti del parziale. Davidovich non risente del contraccolpo psicologico e reagisce alla grande, parte subito 2 a 0, ma il serbo prova la rimonta ed ha la palla per il 2 a 2. Chance mancata e gara in pratica finita con il numero uno che molla la presa e regala a Davidovich la vittoria più bella e sicuramente importante della sua carriera. Negli altri match buone notizie dagli italiani: in attesa del big match della serata tra Fabio Fognini e Stefanos Tsitsipas, vincono sia Lorenzo Musetti che Lorenzo Sonego. Il primo, giovane talento di Massa Carrara trionfa in tre set sul francese Benoit Paire mentre Sonego ferma la crisi delle ultime settimane e batte facilmente il bielorusso Ivashka.Â