Il Bayern Monaco nel caos, l’episodio è gravissimo: il retroscena

Il Bayern Monaco ancora nel caos dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Villarreal: il retroscena dell’episodio gravissimo

Il Bayern Monaco vive un momento non semplice dopo l’eliminazione in Champions League per mano del Villarreal. Per il secondo anno consecutivo, infatti, la squadra tedesca si è fermata ai quarti della competizione e non è riuscita ad accedere alla semifinale. 

Giocatori Bayern Monaco delusi
Bayern Munich (LaPresse)

Come riferito, nella giornata di ieri, dalla moglie del direttore sportivo del club, Hasan Salihamidzic, parte dei tifosi ha avuto, dopo la fine del match giocato martedì, un comportamento oltraggioso e da condannare fermamente.

Sono arrivate minacce di morte infatti nei confronti non solo del ds, che una fetta di tifosi aveva già additato come colpevole dell’addio ad Hans Flick (passato sulla panchina della Nazionale tedesca come CT), ma anche nei confronti della sua famiglia. La denuncia, quest’oggi, è arrivata anche da parte dell’attuale allenatore del Bayern Monaco, Julian Nagelsmann. Il tecnico ha svelato così il retroscena in conferenza stampa.

Nagelsmann preoccupato Bayern Monaco
Julian Nagelsmann (LaPresse)

Bayern Monaco nel caos, Nagelsmann denuncia l’episodio gravissimo: “Con 450 minacce di morte non è facile”

Julian Nagelsmann, allenatore del Bayern Monaco, è stato preso di mira dopo l’eliminazione del club dalla Champions League. L’episodio gravissimo è stato denunciato dal tecnico in conferenza stampa. “Ricevere 450 minacce di morte non è facile da sopportare. So che sarà sempre oggetto di critiche, è normale e posso anche accettarlo. Ma le persone dichiarano di voler uccidere me e non solo. Anche mia madre che non è minimamente interessata al calcio”, ha affermato Nagelsmann.

“Non riesco a capire – ha proseguito il tedesco – le persone come spengono la televisione dimenticano la decenza. E non si rendono conto neppure che ciò che fanno sia sbagliato. È una cosa pazzesca. Ricevo minacce di morte dopo ogni match. A prescindere, sia se abbiamo vinto sia se abbiamo perso”.