“Ero vicino all’Inter…”: Milan, la rivelazione a sorpresa del rossonero

Il calciatore rossonero esce allo scoperto durante la fase più delicata e rivela il passato: “Due anni fa sono stato vicino all’Inter”

Una pressione scudetto. Il Milan domani sera scenderà in campo a Verona con la necessità di vincere per tornare davanti all’Inter. La squadra nerazzurra ha operato il sorpasso sui rossoneri con la vittoria in rimonta sull’Empoli.

Leao e Giroud a terra
Leao e Giroud (LaPresse)

La squadra di Tudor è l’ostacolo designato dal destino sulla strada del Milan verso lo scudetto. I gialloblù potrebbero clamorosamente riaprire il discorso qualificazione per l’Europa. I rossoneri devono pensare però a se stessi. In casa milanista nelle scorse ore ha parlato Olivier Giroud, intervista da ‘l’Equipe’.

Giroud e Ibrahimovic si abbracciano
Giroud e Ibrahimovic (LaPresse)

Milan, Giroud vuota il sacco: “Sono stato vicino all’Inter, Dio ha scelto bene”

L’attaccante francese ha parlato del Milan e del suo rapporto con il campionato italiano. L’ex Chelsea si è soffermato su diversi temi e ha acuito il duello a distanza con l’Inter: “Due anni fa sono stato molto vicino all’Inter, Dio ha scelto bene per me. Ho dovuto pazientare un po’ e intanto ho vinto la Champions League”.

Il calciatore ha anche raccontato il suo rapporto con l’Italia e con il calcio italiano: “Da piccolo ho fatto crescere i capelli perché volevo essere come Cannavaro e Nesta. Ai Mondiali del 1994 ho tifato Italia perché la Francia non partecipava a quell’edizione. Quando Roberto Baggio ha sbagliato il rigore, ho pianto. Nel 2006 però ho sofferto per ‘les Bleus’. Il mio sogno è sempre stato quello di giocare in Inghilterra ma in Italia sono sempre stato tentato da Milano. Il mio attaccante preferito era Shevchenko. Da piccolo però ho visto parecchi video di Marco van Basten”.

Non ha poi mancato di elogiare Paolo Maldini: “Si tratta di un manager ultra presente, un’istituzione per il club. Non lascia nulla al caso”. Prima di chiudere altri due temi.
Su Pioli: “Non lo conoscevo bene ma dalla prima telefonata ho capito che tra di noi sarebbe funzionato. Mi ricorda René Girard, tecnico che ho avuto al Montpellier. Pioli è un tecnico sincero, che fa lavorare bene tatticamente la sua squadra”.

E sullo scudetto: “L’obiettivo era quello di centrare nuovamente la qualificazione in Champions League. I risultati positivi hanno cambiato lo scenario e il titolo è entrato nella mia testa”.