Alcaraz vince ancora e Mughini non si trattiene: la sentenza gela tutti

Ancora un trionfo, ma questa volta immenso al Master 1000 di Madrid, ed Alcaraz balza agli onori della cronaca. Tuttavia, scappa la polemica a Mughini.

Non esiste soltanto più l’intoccabile e irraggiungibile triade formata da Nadal, Federer e Djokovic. Il tennis può ammirare e godere di altri altrettanto cristallini talenti. E se tra questi è giusto menzionare, soprattutto per l’ultima annata sportiva, il greco Tsitsipas, in questi giorni il nome più chiacchierato è quello dello spagnolo Carlos Alcaraz.

Mughini e Alcaraz
Mughini (ANSA)

L’appena 19enne è già diventato il numero 6 al mondo e da molti viene considerato l’erede naturale di Rafa Nadal. D’altronde ha conquistato cinque titoli all’ATP in altrettanti finali. Due di queste in un Master 1000, di cui l’ultimo a Madrid.

Proprio nell’occasione ha battuto sia Nadal che Djokovic, imponendosi con un tennis intelligente e talentoso. Alcaraz ha addirittura possibilità di scegliere: rinuncerà agli Internazionali di Roma per riposare e non stressarsi ulteriormente, in quanto l’attende l’emblematico Roland Garros.

Alcaraz festeggia il Madrid Open con uno champagne
Carlos Alcaraz, Madrid Open (LaPresse)

Tennis, Alcaraz non si ferma più: la riflessione di Mughini

Del successo di Alcaraz stanno godendo tutti i grandi appassionati del tennis, considerato il valore evidente del giovane di Murcia. Tuttavia, il giornalista Giampiero Mughini la guarda da una prospettiva ben diversa. Attraverso il sito ‘Dagospia’ nel suo editoriale si è espresso in questo modo: “Oggi è un giorno tristissimo per chi ama lo sport e meglio ancora lo sport individuale e meglio ancora il tennis”, tutto ciò perché la finale di Madrid avrebbe messo in luce una realtà piuttosto forte e, nella sua opinione scontata. Alcaraz ha battuto Zverev nella finale di Madrid con estrema facilità e ciò potrebbe significare che le prossime finali nei dieci anni a venire avranno esito scontato.

Alcaraz, secondo Mughini, è destinato a non avere contendenti e quindi a rendere poco avvincente il tennis. “Per lui la finale di Madrid deve essere stato qualcosa che al confronto le camere di tortura della Gestapo erano dei luoghi di piacere”, sentenzia amareggiato Mughini.