Mondiali in Qatar, esclusione Ecuador: avvocato anticipa la sentenza FIFA

Aveva fatto discutere la possibile esclusione dell’Ecuador dai prossimi Mondiali. Adesso arriva l’indiscrezione sulla sentenza FIFA.

Nei giorni scorsi aveva fatto discutere la notizia dell’apertura di un’indagine della FIFA sull’Ecuador. Il club sudamericano è finito sotto al lente d’ingrandimento e qualcuno è arrivato ad ipotizzare che possa rischiare il suo posto nei Mondiali in Qatar.

Sorteggio dei Mondiali
Sorteggio dei Mondiali (LaPresse)

A presentare il ricorso è stato il Cile, squadra diretta interessata in quanto eliminata dal girone sudamericano di qualificazione. All’Ecuador viene contestato il fatto di aver schierato, proprio contro il Cile, il calciatore Byron Castillo sul quale pendono dubbi circa i suoi natali. Secondo i cileni infatti Castillo non sarebbe né ecuadoriano e nemmeno classe ’98, ma un classe ’95 nato in Colombia.

Qualora ciò fosse confermato l’Ecuador rischierebbe la sconfitta a tavolino nelle due gare contro il Cile. Decisione che ribalterebbe totalmente quanto uscito al girone di qualificazione sudamericano, con appunto il Cile che avrebbe 5 punti in più in classifica ed agguanterebbe il quarto posto, qualificandosi ai Mondiali a discapito proprio dell’Ecuador.

Byron Castillo, al centro di una polemica in vista dei Mondiali
Byron Castillo (LaPresse)

Mondiali, in Ecuador sono sicuri: in Qatar ci saranno

In Ecuador sono comunque ottimisti. Il giornalista e avvocato Roberto Bonafont, durante Detabe Fùtubol, ha rivelato di essere a conoscenza del fatto che la FIFA si esprimerà a favore dell’Ecuador e che quindi la partecipazione ai Mondiali della squadra non è a rischio. Bonafont ha detto di essere molto vicino al team di legali dell’Ecuador e di essere molto ottimista sulla sentenza.

Nonostante le dichiarazioni di Bonafont c’è comunque da sottolineare, come fatto notare da parecchi utenti sui social network, che l’Ecuador al momento non ha ancora presentato le sue difese alla FIFA. Ciò renderebbe quantomeno strano il fatto che l’avvocato e giornalista possa essere già a conoscenza della posizione che prenderà il massimo organismo calcistico mondiale.