Addio Nazionale, top club su Mancini: cosa sta succedendo

Un rebus il futuro del Ct della Nazionale Mancini il quale, a sorpresa, potrebbe lasciare presto il proprio incarico: lo vuole un top club.

La peggiore serata possibile. Dopo la mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar il Ct Roberto Mancini si aspettava una pronta reazione da parte della sua Italia, in occasione della sfida contro l’Argentina. Gli azzurri, invece, hanno offerto un’altra prestazione da incubo: tre gol incassati e qualità in fase di costruzione della manovra ridotta al lumicino. Nei prossimi giorni avranno luogo quattro sfide di Nations League ma intanto la ricostruzione della Nazionale si preannuncia quanto mai complicata.

Nazionale, Mancini deluso
Roberto Mancini (La Presse)

Lo stesso tecnico ne è ben consapevole. Le scelte nei vari reparti, ad esempio, sono ridotte all’osso e in questi mesi la ricerca di un nuovo numero 9 non ha dato i frutti sperati. Andrea Belotti, infatti, continua a sembrare un pesce fuor d’acqua a determinati livelli, Gianluca Scamacca ha appena iniziato il proprio percorso mentre Lorenzo Lucca, dopo un promettente avvio di stagione in Serie B, si è perso finendo spesso in panchina.

A centrocampo verrà lanciato titolare Sandro Tonali ma non basterà per tornare competitivi ad alti livelli. Ecco perché Mancini, nelle ore successive alla debacle vissuta a Wembley, ha rimesso in discussione il proprio futuro senza scartare un possibile addio. Uno scenario che, a sorpresa, potrebbe concretizzarsi già nel giro di qualche settimana. 

Mancini pensieroso
Roberto Mancini (Ansa)

Nazionale, addio a sorpresa di Mancini: un top club interessato

Il nome dell’allenatore, stando a quanto riportato dall’edizione odierna de ‘Il Messaggero’, è finito nella short list attualmente al vaglio del PSG che a breve darà il benservito a Mauricio Pochettino. Il preferito del club transalpino è Zinedine Zidane tuttavia ingaggiare l’ex Real Madrid appare complicato (vuole la panchina della Francia): da qui la decisione di spostare i riflettori proprio su Mancini, ritenuto un ottimo profilo da cui ripartire.

Determinanti, in tal senso, saranno i risultati che l’Italia otterrà nelle gare contro la Germania (domani), Ungheria (7 giugno), Inghilterra (11) e ancora Germania (14). Un quartetto da incubo, che rischia di mettere in evidenza una volta di più tutte le criticità strutturali esistenti. E in caso di nuovi scivoloni, Mancini potrebbe davvero dire addio nonostante un contratto fino al 2026. Sono giorni di profonda riflessione per lui: il morale, intanto, è ai minimi storici.