“Uno scandalo l’Ecuador ai Mondiali”: l’avvocato fa tremare i sudamericani

Continua a tenere banco la vicenda riguardante la possibile esclusione dell’Ecuador ai prossimi Mondiali: le parole di un avvocato.

Primi segnali di ricostruzione. Dopo il pareggio contro la Germania, l’Italia è tornata alla vittoria battendo 2-1 l’Ungheria. Un successo importante, che consente agli azzurri di piazzarsi momentaneamente al primo posto nel girone di Nations League e guardare al futuro con maggiore ottimismo. La mancata qualificazione al Mondiale, in ogni caso, continua ad essere una ferita dolorosa per il Ct Roberto Mancini il quale, in questi giorni, ha dimostrato di credere ancora nel ripescaggio.

Mondiali, la Coppa
Coppa del Mondo (Ansa)

Un’eventualità remota, di difficile attuazione ma paradossalmente ancora possibile. Continua infatti a tenere banco la vicenda che ha per protagonista il calciatore Byron Castillo, utilizzato dall’Ecuador in diverse gare di qualificazione al torneo.

Il problema di fondo nasce dal fatto che il giocatore sia in realtà di nazionalità colombiana, come emerso al termine di un’indagine formale condotta dal Cile tornato in queste ore a chiedere alla Fifa proprio l’esclusione dei rivali. Ulteriori sviluppi sono attesi il 10 giugno, giorno in cui l’organismo organizzatore dei Mondiali si pronuncerà in merito.

Castillo in campo
Byron Castillo (Ansa)

Ecuador, possibile l’esclusione dal Mondiale: l’Italia osserva

Intanto a parlare, come riportato da  ‘Redgol.cl’, ci ha pensato l’avvocato che segue il Cile Eduardo Carlezzo, utilizzando dure parole nei confronti dell’Ecuador. “Se va ai Mondiali sarebbe scandaloso. La risoluzione non può essere che una, favorevole al Cile”. Nonostante il clamore sollevato dalla vicenda, il giocatore a sorpresa non verrà ascoltato dalla commissione disciplinare della Fifa.

“A quanto pare – ha detto Carlezzo – non ci sarà un’indagine specifica sul giocatore. Deve parlare, è il testimone, la persona principale coinvolta ma temo che la Fifa non lo abbia chiamato, sono preoccupato”. Il momento della verità si avvicina: fuori o dentro. La speranza di andare in Qatar a fine anno continua ad avere le sembianze di un miraggio ma l’Italia incrocia le dita. I colpi di scena potrebbero non essere finiti qui.