“Non accettare, è estorsione”: calciomercato, il caso diventa internazionale

Quella che sembrava una normale trattativa di calciomercato è diventato un caso internazionale

Sono tanti i tira e molla nel calciomercato odierno riguardo il costo di un giocatore e relativo ingaggio. Trattative che riguardano soprattutto i club in difficoltà economica, che cercano di tirare la corda il più possibile per abbattere i costi. La corda, però, si può spezzare da un momento all’altro. E’ il caso di Frenkie De Jong, centrocampista del Barcellona finito nel mirino del Manchester United.

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Calciomercato (SerieANews.com)

Frenkie De Jong non vorrebbe traferirsi al Manchester United, ma preferirebbe restare al Barcellona. Il club catalano, in grande difficoltà economica, vuole che il centrocampista olandese si riduca lo stipendio almeno del 40% per dare respiro alle casse societarie. Una decisione che non è andata giù al sindacato dei calciatori olandesi e al suo presidente, Evgeniy Levchenko.

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De Jong (LaPresse)

Calciomercato, il sindacato dei giocatori olandesi sta con De Jong

Levchenko ritiene che De Jong sia stato ricattato subendo l’estorsione dal Barcellona, ecco le parole riferite da TMW: “Noi come sindacato dobbiamo proteggere ogni calciatore, uno di questi viene costretto dal proprio club ad accettare subendo un’estorsione. E’ assurdo che siano i giocatori a dover pagare per la gestione drammatica del Barcellona, la FIFPRO deve fare qualcosa. Il club catalano è responsabile della sua situazione”.

Non è ancora chiaro cosa succederà con De Jong nelle prossime settimane. Ciò che è certo è che il Barcellona deve abbattere i costi, anche se alcune manovre del presidente Laporta permettono al club di fare mercato. Una situazione scomodissima per i top player che guadagnano un ingaggio alto, considerate zavorre da parte del Barça.