Roma, ancora calciomercato: pronta una doppia operazione

Il general manager della Roma Tiago Pinto è pronto a ripartire: il calciomercato dei giallorossi potrebbe non essere ancora finito

Il difensore richiesto quantomeno tra i denti da Mourinho (dopo la partita con il Monza il tecnico lusitano ha detto “Servirebbe un difensore ma non ho il coraggio di chiederlo”) non è arrivato. La Roma può pescare tra gli svincolati per accontentare quest’ultima richiesta dello ‘Special One’. Per il resto, il general manager Tiago Pinto ha assolto a tutti i suoi compiti o quasi…

Mourinho sorridente
Mourinho (LaPresse)

Pinto ha completato diversi colpi di spessore per la Roma, con il fiore all’occhiello rappresentato sicuramente dall’ingaggio di Paulo Dybala, calciatore mediaticamente varie spanne sopra rispetto agli altri acquisti dei giallorossi. Il general manager però è riuscito a sbarazzarsi anche di vari rami secchi che la società aveva deciso di potare. Tutti tranne due.

Tiago Pinto in conferenza stampa
Tiago Pinto (Ansa Foto)

Roma, Coric e Bianda restano giallorossi: Tiago Pinto ha ancora una carta a disposizione per piazzarli

Il gm della Roma non è riuscito a trovare una sistemazione soltanto per Ante Coric e William Bianda. Il centrocampista e il difensore sono nell’ultimo anno di contratto e non sono riusciti ad uscire dal club giallorosso per il quale da tempo non contano più. Le difficoltà sono essenzialmente due, come spiegato da ‘La Gazzetta dello Sport’. Il primo è il fatto che entrambi sono nell’ultimo anno di contratto e per questa ragione pertanto non possono andare in prestito. La seconda è di natura economica, considerati gli ingaggi importanti che li blindano alla causa giallorossa. Percepiscono infatti circa un milioni di euro ciascuno, una cifra non proprio alla portata di tutti i club.

Tiago Pinto confida ancora sulla possibilità di riuscire a piazzarli in qualcuno dei mercati ancora aperti. Campionati di minore rilievo ma che potrebbero garantire sia a Coric sia a Bianda degli sbocchi che non si sono invece configurati nei principali campionati. Entrambi sono frutto dell’eredità di Monchi. I due sono stati ingaggiati sotto la gestione del ds spagnolo perché considerati calciatori di enormi prospettive. Prospettive evidentemente disilluse.