Juve, la fiducia ad Allegri non sarà ‘illimitata’: spunta il retroscena

45 giorni possono resettare le sensazioni offerte fino a questo momento dalla Juventus oppure mettere seriamente nei guai Max Allegri

È il tempo delle verifiche in casa Juventus dopo il pessimo avvio di stagione. Nessuno in casa bianconera si attendeva una partenza così nefasta. Infortuni, vicissitudini di vario genere ed un gioco che non entusiasma però hanno portato a vivere una situazione che si sta facendo insostenibile per i tifosi. Questo chiaramente comporta che tutti siano sotto esame.

Allegri urla: ha otto giornate di tempo per salvare la sua panchina
Allegri urla: ha otto giornate di tempo per salvare la sua panchina (Ansa Foto) SerieAnews.com

Andrea Agnelli ha difeso a parole Massimiliano Allegri, confermandolo alla guida della squadra dopo la sconfitta con il Maccabi Haifa. È evidente però che anche per il tecnico livornese stia cominciando il periodo degli esami. Da qui alla pausa per il Mondiale non può più sbagliare. O quantomeno sbagliare il minimo sindacale perché la fiducia non è più illimitata.

Nedved e Agnelli rifletteranno sul futuro al termine del prossimo ciclo di partite
Nedved e Agnelli rifletteranno sul futuro al termine del prossimo ciclo di partite (Ansa Foto) SerieAnews.com

Juventus, tutti sotto esame: Allegri ha otto partite per salvare la sua panchina, valutazioni a novembre

Otto partite. In questo lasso di tempo Massimiliano Allegri rischia tutto. L’allenatore toscano dovrà mostrare dati evidenti: i risultati. Se così non dovesse essere allora la dirigenza bianconera potrebbe virare su una nuova guida tecnica approfittando pure della pausa che darà al nuovo inquilino della panchina di prendere consapevolezza del contesto durante il Mondiale (malgrado molti giocatori saranno fuori, impegnati con le proprie nazionali).

I capi d’accusa ad Allegri sono essenzialmente tre, come riferisce ‘Tuttosport’. All’allenatore, tornato alla guida della Juventus poco più di un anno fa dopo i 24 mesi sabbatici (con Sarri e Pirlo in sella), si muovono tre problemi distinti: “la mancanza di un gioco e quindi di una precisa identità tattica; il non essere riuscito a trasmettere al gruppo uno spirito di squadra, i bianconeri paiono un gruppo senza anima; aver sbagliato la preparazione fisica visto che la squadra è lenta e arriva spesso in ritardo sulle seconde palle.

Più di qualche indizio a riguardo. Le nove partite di campionato e le quattro di Champions sono un margine di tempo sufficiente per consolidare le prove. Adesso, il ‘Conte Max’, come sottolinea il quotidiano torinese avrà otto gare per modificare la situazione e guadagnarsi la riconferma.

La svolta dovrà essere profonda e coinvolgere sia il lato tattico (con la scelta di un modulo principale per dare maggiori certezze al gruppo) sia mentale (per creare un gruppo compatto e in grado di superare attraverso le risorse nervose gli attuali limiti), sia fisica, appunto. 45 giorni, nulla di più. Allegri è avvisato.