Le dieci cose che non sai sulla vita di Kvaratskhelia a Napoli

Dieci attese curiosità sui primi mesi di Khvicha Kvaratskhelia al Napoli, tra vita da spogliatoio e ciò che accade lontano dal campo. 

Ha un volto e un’identità ben precisa, il calciatore che rappresenta appieno il nuovo ciclo del Napoli, quello che segue l’addio di figure che ne hanno fatto la storia recente come Insigne, Mertens, Koulibaly, Ghoulam. In uno spogliatoio nel quale il concetto di leader ha cambiato di significato e ha assunto quello di “gruppo”, spicca comunque il talento indiscutibile di Khvicha Kvaratskhelia.

 Kvaratskhelia esulta mandando un bacio
Kvaratskhelia, Napoli (LaPresse)

Classe 2001 con un trascorso professionale tra la Georgia e la Russia, era sconosciuto ai più quando è approdato in Serie A e invece attualmente non c’è posto in Europa dove non si decantino le sue doti di attaccante dalla corsa arrembante, il dribbling fulminante e uno spiccato senso del gol.

Il tecnico Luciano Spalletti sembra essere l’uomo giusto per consentire al 21enne di Tbilisi di affinare ulteriormente le sue svariate doti e vestire nel più breve tempo possibile i panni del campione affermato.

Kvaratskhelia e Di Lorenzo esultano insieme
Kvaratskhelia e Di Lorenzo, Napoli (LaPresse)

Napoli, fenomeno Kvaratskhelia: le curiosità e i retroscena sulla vita in Italia

Dal giorno del suo approdo a NapoliKvaratskhelia è diventato un fenomeno sociale. Ha già fatto innamorare con le sue giocate tutti i napoletani, sebbene all’apparenza la sua personalità mite sia in contrapposizione con quella dei giocatori idoli che l’hanno preceduto. In realtà, la passione con la quale Khvicha vive il calcio è molto simile a quella dei napoletani. In Georgia lo sport più popolare al mondo è un’ossessione quanto nella città partenopea. Serieanews.com ha raccolto dieci curiosità sul giovane attaccante proprio per conoscerlo meglio nella sua vita personale a Napoli.

Se il principale collegamento di Napoli dall’epoca di Maradona è stato con Buenos Aires, da circa tre mesi un altro fuso orario è collegato con quello nostrano. Ogni qual volta gli azzurri scendono in campo al centro del paesino di Tsalenjikha, luogo di origine di Kvaratskhelia, la gente si riunisce non soltanto in casa ma anche per strada, attrezzata con maxischermi, per vedere la partita del Napoli. Le persone si conoscono quasi tutte tra di loro e molte hanno un rapporto più o meno stretto di amicizia con l’attaccante azzurro. È un tripudio di esultanza, passione e felicità per il Napoli, ormai la squadra più seguita in Georgia.

Kvaratskhelia lo sa, ne è molto felice e ha già cominciato a invitare i suoi amici a Napoli. Per il momento ha scelto di vivere nei pressi del centro sportivo azzurro insieme a suo padre, con la madre e la fidanzata che li raggiungono insieme al fratello minore di lui ogni volta che è possibile. Ben presto, tutta la famiglia si stanzierà in città.

Un georgiano nello spogliatoio del Napoli

Il primo ad arrivare la mattina agli allenamenti e l’ultimo ad andare via, alle persone a lui più vicine il georgiano ha confessato di aver avuto un vero e proprio colpo di fulmine con Napoli e la sua atmosfera. L’ambiente che ha ritrovato tanto nel gruppo quando in città ha di gran lunga superato le sue già rosee aspettative e sente di aver instaurato un legame fin da subito molto stretto con tutto l’insieme.

La lingua al momento non ha rappresentato un ostacolo nello stringere rapporti. Nonostante ciò, nel tempo libero dalle partite e dalla preparazione alle stesse, Kvara studia l’italiano con un insegnante che l’accompagna nel percorso dalle sue prime settimane a Napoli. Il giocatore vuole nel più breve tempo possibile calarsi anche linguisticamente nella nuova cultura e superare ogni barriera.

All’interno dello spogliatoio chiaramente dialoga in inglese, ma si sa che bisogna assimilare il napoletano. Ci sta pensando lo storico magazziniere Tommaso Starace, che diverte molto Khvicha al punto che ne parla e lo presenta a familiari e amici. Ma chiaramente, il vero punto di forza del suo ambientamento è il gruppo squadra.

Kvaratskhelia pazzo di Zielinski: è l’artista del gruppo

Durante l’ultima partita di Champions League in casa contro l’Ajax è apparsa chiara ed evidente l’intesa tattica di Zielinski con Kvaratskhelia. Abbonda di qualità la corsia esterna del Napoli quando i due fraseggiano, e d’altronde il georgiano fin da subito è rimasto colpito dalla raffinatezza stilistica del compagno di squadra polacco, al punto di definirlo un vero “artista” del calcio. Il cervello della squadra però è per lui Stanislav Lobotka, uno dei compagni che più ammira e al quale più presta orecchio per imparare la gestione mentale di una partita.

Il capitano Giovanni Di Lorenzo, invece, è stato praticamente il primo compagno col quale Khvicha ha stretto rapporto. Giustamente il difensore l’ha “accompagnato” nello spogliatoio e attualmente l’attaccante azzurro ha una splendida relazione con tutti i compagni di squadra. Tuttavia, se Lobotka è il “cervello”, per Kvaratskhelia un solo soprannome può appartenere a Frank Anguissa: “Iroman”. Forza straordinaria quella del centrocampista camerunese, che impressiona i tifosi e a pari livello Khvicha, oltre ad aver stretto proprio con Anguissa un grande rapporto d’amicizia.

In un clima di squadra e di città praticamente ideale e sognato per il giovane calciatore, resta solo un’ultima risposta da dare ai tifosi: pizza o pasta? Al momento quella di Kvaratskhelia è… pasta.