“Niente di clamoroso…”: Juventus, l’ex PM chiarisce i dubbi

Sul caso Juventus interviene anche il noto PM Rinaudo, intervistato da ‘Tuttosport’. Ecco la sua opinione in merito alla santenza sportiva.

Tiene ancora banco la questione relativa al processo sulle plusvalenze della Juventus, specialmente sulle pagine del quotidiano torinese ‘Tuttosport’. Oggi la testata è in edicola e online con un’intervista ad Antonio Rinaudo, magistrato che ha lavorato per la Procura di Torino e oggi è membro del Tribunale Federale Nazionale. Rinaudo, in particolare, ha chiarito che secondo lui non c’è nulla di clamoroso nei 15 punti di penalità alla Juve.

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Ferrero, il nuovo presidente della Juventus. (LaPresse) SerieANews.com

Lo scorso 20 gennaio, la Corte d’appello federale ha infatti condannato la Juventus per il caso plusvalenze. Una sentenza che ha fatto molto discutere per diversi motivi, tra cui anche la decisione di infliggere una penalità maggiore di quella richiesta dall’accusa. I giudici sportivi, infatti, hanno comminato al club bianconero ben 15 punti di penalizzazione, contro i 9 richiesti dalla Procura della FIGC.

Da lì in avanti sono fioccate varie polemiche tra il tifo juventino e la giustizia, sia quella sportiva che quella ordinaria. In particolare, ha fatto scalpore il caso del pm di Torino Santoriello, parte del pool che conduce l’inchiesta Prisma, che in un video del 2019 diceva di “odiare” la Juventus. “Non siamo al bar, non ragioniamo con le passioni e non ci facciamo condizionare da emozioni e sentimenti” ha detto Rinaudo a ‘Tuttosport’, difendendo il collega su questo punto.

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Con la penalizzazione, la Juventus si trova ora nona in Serie A con 29 punti. (LaPresse) SerieANews.com

Rinaudo su ‘Tuttosport’ spiega la sentenza sulla Juventus

Il PM ha chiarito che sul caso Santoriello c’è ben poco di concreto, considerando che è solo parte di un gruppo di magistrati che indagano sulla Juve, e non è da solo. Per cui, sarebbe difficile per lui influenzare l’indagine senza l’accordo degli altri due magistrati. Ma Rinaudo ha parlato al quotidiano piemontese spiegando anche la faccenda dei punti di penalizzazione maggiori a quelli richiesti dalla Procura.

“Niente di clamoroso” ha chiarito il magistrato nell’intervista. La Corte ha ritenuto, a suo avviso, “che il fatto fosse grave proprio per la reiterazione nel tempo”, spiega Rinaudo. Perché 15 punti invece dei 9 che aveva chiesto l’accusa? Su questo punto, il PM dice che la decisione è stata presa per rispettare “il principio di afflittività che deve avere la pena”. Ovvero: la pena deve danneggiare realmente il club punito, in questo caso allontanandolo dalla zona Champions League.