“Metà Milano mi odia”: Calhanoglu, lo sfogo è senza filtri

Calhanoglu parla senza filtri e con grande sincerità e consapevolezza alla ‘Gazzetta dello Sport’: ecco le sue parole su Milan, Inter e altro.

Che sia uno dei giocatori più discussi in quel di Milano è fuori d’ogni dubbio. Hakan Calhanoglu, oggi pilastro del centrocampo dell’Inter (soprattutto durante la lunga assenza di Brozovic), è stato anche un importante giocatore del Milan tra il 2017 e il 2021. E il suo addio al club rossonero, per di più a parametro zero, non ha certo lasciato un buon ricordo di lui ai tifosi milanisti.

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Calhanoglu contro la sua vecchia squadra. (LaPresse) SerieANews.com

Di questo ha parlato il 29enne turco nell’intervista pubblicata oggi sulla ‘Gazzetta dello Sport’, che ha ammesso di essere un giocatore in un certo senso divisivo nel capoluogo lombardo. “L’altra metà di Milano mi odia: nella stessa giornata ho sentito cori dagli interisti e insulti dai milanisti, ma ormai non ci faccio più caso” ha detto al quotidiano rosa.

D’altronde tutti si ricordano le parole di Ibrahimovic durante la festa scudetto del Milan, l’anno scorso, quando aizzò i tifosi contro Calhanoglu. Oggi, i due club si trovano di nuovo appaiati in classifica, anche se a grande distanza dal Napoli capolista. Ma ovviamente durante la sua intervista alla ‘Gazzetta’ il turco non ha parlato solo di come la città in cui vive lo consideri oggigiorno.

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Calhanoglu in azione contro il Porto in Champions League. (LaPresse) SerieANews.com

Calhanoglu: “Sono tra i 5 migliori d’Europa”

Emerge grande concretezza e autocritica, dalle parole del giocatore dell’Inter, quando giudica le prestazioni della sua squadra in questa stagione. “Nessuno si aspettava un’Inter così indietro. – confessa – Contro Monza, Empoli, Sampdoria e Bologna abbiamo perso punti che fanno male. Forse ci manca la giusta determinazione”. Parole da leader, che infatti sta trattando il rinnovo con l’Inter.

Ma Calhanoglu è anche molto sicuro delle sue prestazioni, forte di quella che anche secondo lui è la miglior stagione della sua carriera. “Sono migliorato in tutto, fuori dal campo sono diventato più maturo” rivela alla ‘Gazzetta’, e si spinge anche oltre. “Non sono lontano da De Bruyne o Modric. Nel mio ruolo mi vedo tra i cinque migliori d’Europa. Magari in questo periodo chi gioca in Premier League ha più visibilità”.