Le parole dell’esterno dell’Inter Robin Gosens riguardo la sua esperienza in nerazzurro fino a questo momento: un mea culpa
L’Inter è attualmente terza in classifica, a +2 sul Milan quarto nonostante le tre sconfitte nelle ultime quattro partite. Uno score preoccupante per quello che può essere il futuro, anche se la sosta per le nazionali arriva al momento giusto. Non tanto per il recupero fisico, visti i tanti convocati della squadra di Simone Inzaghi, ma per quello mentale. Staccare la spina dopo il malessere dovuto alla sconfitta con la Juventus può essere rigenerante.
Bisognerà capire se l’Inter si riprenderà in campionato. Alla ripresa ci sarà una partita dalle premesse ottime come quella con la Fiorentina al Meazza. Aprile sarà anche il mese della Champions League, con la doppia sfida al Benfica che permetterebbe ai nerazzurri di approdare in semifinale. Ma sarà complicatissimo estromettere i portoghesi dalla competizione, grande rivelazione insieme al Napoli.
Dal ritiro della propria Nazionale ha parlato Robin Gosens, esterno di centrocampo dell’Inter che si è soffermato sulla sua esperienza fin qui. Una sorta di ammissione riguardo le sue prestazioni non proprio di livello equivalente a quelle con l’Atalanta.
Robin Gosens, esterno di centrocampo dell’Inter, ha parlato ai microfoni della Suddeutsche Zeitung: “Devo riprendermi il posto da titolare della Germania, voglio andare a Euro 2024 assolutamente. Il punto più basso della mia carriera è stata la mancata convocazione al Mondiale”.
Poi continua dicendo: “Ho sottovalutato l’infortunio che ho avuto, il mio fisico determina le mie prestazioni e ho fatto fatica a recuperare la forma. Non ero me stesso, facevo fallo o arrivavo in ritardo contro l’avversario per poi perdere la palla. Andare all’Inter non è stato un errore, è un top club europeo e io non sono stato ciò che speravano di comprare”.
Gosens era stato acquistato dall’Inter nel gennaio 2022 in prestito, per poi essere riscattato per oltre 27 milioni di euro a giugno. Una spesa che però non ha portato grossi benefici, con pochissime partite da titolare giocate e infatti sulla sinistra c’è Dimarco, sul quale Inzaghi punta moltissimo.
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