“Emersi documenti 2018-2019-2020 non forniti…”: Juventus, Deloitte spaventa

La Juventus ancora alle prese con i suoi problemi giudiziari legati ai conti: ora arrivano i dubbi di Deloitte sul bilancio bianconero.

Nuove discussioni attorno alla Juventus, in attesa che il processo Prisma veda realmente il via. Di recente sono stati diffusi i risultati delle rilevazioni di Deloitte, la società incaricata di rivedere i conti del club di Torino, che contengono alcune informazioni rilevanti. Attualmente, la Juventus si trova già con una penalizzazione in classifica, ma ci sono altri processi in arrivo, anche a livello sportivo.

verdetto di deloitte sui bilanci della juventus
Rivelati i dubbi di Deloitte sui conti della Juventus. (LaPresse) SerieANews.com

Il pensiero corre ovviamente alla discussa manovra stipendi, ma non solo. Il 10 maggio si terrà l’udienza del processo Prisma, cioè quello della giustizia ordinaria, dopo il rinvio di pochi giorni fa. Mentre il prossimo 19 aprile la Juve comparirà davanti al Collegio di Garanzia del CONI per il terzo grado di giudizio sul caso plusvalenze in ambito sportivo. L’obiettivo, in quest’ultimo caso, è di riuscire a ottenere la revoca dei 15 punti di penalizzazione inflitti a gennaio.

Nel frattempo, il club incassa il parere di Deloitte, che ha emesso il suo verdetto sulla semestrale al 30 dicembre 2022. La società di revisione dei conti ha definito infatti “nulli” gli effetti sul bilancio di molte operazioni contenute nella documentazione fornita dal club piemontese. Si tratta di operazioni relative al calciomercato e ai contratti dei calciatori, contenute nelle cosiddette side-letter, ovvero i documenti rinvenuti dalla Procura di Torino nel corso delle indagini legate ad alcuni presunti accordi con altre società.

I dubbi di Deloitte sui conti della Juventus

Ma le parole della società contabile non sono affatto rassicuranti. Deloitte ammette delle perplessità sui conti della Juventus, sia in merito alle plusvalenze che alla manovra stipendi. I rilievi contenuti nella relazione di revisione del 31 marzo si concentrano sui presunti contratti di “recompra” di calciatori non depositati in Lega. “Non possiamo escludere che possano emergere ulteriori elementi informativi a oggi non noti” riporta la società.

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La dirigenza della Juventus ai tempi dei fatti contestati. (LaPresse) SerieANews.com

“Dall’esame della documentazione sono emersi diversi documenti relativi agli anni 2018, 2019 e 2020 che non ci erano stati forniti nel corso del nostro incarico di revisione” spiega Deloitte. L’incarico in questione era quello relativo all’esercizio del 30 giugno 2022, e detti documenti sarebbero potuti essere utili per le relazioni di revisione del 5 dicembre 2022. Questo quanto svelato dal ‘Corriere della Sera’ quest’oggi.

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