Samardzic, botta e risposta tra padre e Pimenta: dov’è la verità?

La vicenda legata a Lazar Samardzic è degna di pop corn e sala cinematografica. Non solo non si trasferisce all’Inter, ma arriva anche il botta e risposta tra il padre e Rafaela Pimenta. Le loro versioni.

Lazar Samardzic, dopo aver addirittura svolto le visite mediche con l’Inter, non è diventato un nuovo calciatore nerazzurro. La vicenda è tutt’ora intricata e di difficile comprensione. Anche perché le motivazioni cambiano a seconda di chi racconta la storia. C’è stato, proprio oggi, un botta e risposta tra il padre del giocatore e Rafaela Pimenta.

Vicenda Samardzic
Samardzic e il mancato trasferimento all’Inter: le ultime (LaPresse) – SerieAnews.com

Da un lato c’è il padre di Lazar Samardzic, Mladen, ovvero colui che avrebbe fatto saltare tutta la trattativa con il club nerazzurro per aver cambiato le richieste economiche. Dall’altro c’è Rafaela Pimenta vista fin da subito con la sua procuratrice. Le dichiarazioni di entrambe le parti in causa lasciano perplessi.

Samardzic, tra i padre e la Pimenta è botta e risposta: ma chi ci rimette se non il calciatore? Le versioni delle parti

Mladen Samardzic, a ‘SportItalia’, ha raccontato la versione della storia da parte sua: “L’Inter ha fatto un errore: ha fatto tutta la trattativa e ha chiuso l’affare con una persona che non aveva il permesso per farlo. Ho visto Rafaela Pimenta una sola volta nella mia vita. Non so lei come abbia fatto a infilarsi in questa cosa, perché la trattativa era tra Udinese e Inter: poi ci siamo trovati lei in mezzo, che voleva chiudere l’affare senza il nostro permesso”. E il suo discorso non è finito qui.

Vicenda Samardzic
Vicenda Samardzic: botta e risposta tra padre e Pimenta (LaPresse) – SerieAnews.com

“Quindi – ha continuato ‘scaricando’ la colpa sul club – quando ho ricevuto la bozza di contratto dall’Inter e abbiamo visto che c’era lei come intermediaria e rappresentante di Lazar, abbiamo chiesto che questo fosse cambiato. Abbiamo chiesto di parlare direttamente con l’Inter, di avere un incontro con loro e di cambiare questo aspetto. Ma loro ovviamente non hanno voluto più fare l’operazione così, senza di lei, sostenevano che l’agente di Lazar fosse lei“.

Pronta è arrivata la risposta della procuratrice: “Mi dispiace che il papà di Samardzic abbia giustificato le sue decisioni con questi argomenti. Per me parlano i fatti. Dall’incontro avuto con lui e la moglie insieme a Kolarov nel mio ufficio a Montecarlo, alle tante chiamate fatte insieme ai diversi club, alla sua richiesta rivolta all’Udinese di parlare direttamente con me”.

“Il nostro appuntamento insieme – ha concluso Pimenta – presso la sede dell’Inter, gli ok dati all’Inter, i brindisi con lui e la moglie in un hotel di Milano, la videochiamata con il figlio per organizzare le visite mediche, l’arrivo di altri famigliari e del cameraman per le riprese video. Dopo tutto questo il papà ha avanzato delle richieste che io non condividevo nella sostanza e nella forma e in quel momento ho deciso di farmi da parte”.