Dopo la Juve anche l’Atalanta lancia la sua Next Gen. Ma serve davvero?

In Serie C già da qualche anno gioca la Juve Next Gen, adesso è pronta ad esordire la squadra B dell’Atalanta.

Si sa che in Italia è un paese molto esterofilo. Quando ci sono grandi problemi, spesso nati proprio dal contesto italiano, non ci si siede e si trova una soluzione adatta, ma si pensa semplicemente a copiare paro paro, certe volte importando acriticamente le mode, dall’estero.

Juventus Next Gen
La Juventus è stata la prima squadra ad iscrivere una seconda squadra in Italia (LaPresse) SerieANews.com

Naturalmente il calcio non ne è esente. E naturalmente le cose davvero utili dell’estero, come ad esempio il formato della FA Cup e il concetto di calcio non esclusivamente virtuale che c’è in Inghilterra, oppure la centralità del tifoso che c’è in Germania, non vengono minimamente calcolate. In compenso vengono calcolate e copiate tutte quelle cose che possono dare un vantaggio a chi è già in alto nella piramide calcistica italiana.

E’ il caso delle seconde squadra. Una moda nata per seguire il momento d’oro della Spagna a livello mondiale ed europeo. Se i club spagnoli, vedasi all’epoca la cantera del Barcellona, sfornano campioni è perché hanno le seconde squadre! Certo, era così semplice. Quindi copiamo il sistema, senza guardare bene in casa nostra, ai nostri guai, a partire dal complesso problema infrastrutturale che ha lo sport italiano (lo ha il calcio maschile di vertice quindi figuriamoci il calcio maschile di base, per non parlare del resto dello sport di base). Le seconde squadre salveranno il calcio e permetteranno al nostro movimento di tornare a sfornare campioni!

Seconde squadre: il bilancio fino ad ora

Nel 2018 l’Italia pallonara, reduce allora dal disastro della mancata qualificazioni ai Mondiali in Russia, permise alla Juventus di creare la sua seconda squadra, la Next Gen, con la quale partecipare al campionato di Serie C. Ma con due grosse limitazioni: può essere promossa massimo fino alla Serie B, ma non può essere retrocessa in Serie D, perché altrimenti ciò andrebbe in contrasto con il professionismo del club madre e il dilettantismo della quarta serie.

Tifosi Atalanta
Da quest’anno esordio in Serie C anche per l’Atalanta U23 (LaPresse) SerieANews.com

In 5 anni la Next Gen è risultata utile ai bianconeri, soprattutto nella scorsa stagione, periodo nel quale Massimiliano Allegri ha potuto attingere a tanti giovani. Giovani che, da un lato resteranno stabilmente nel giro della prima squadra, dall’altro potranno comunque essere utilizzati come pedine per il mercato. Insomma, dal punto di vista del club l’Under 23 rappresenta comunque un successo. Motivo per cui anche l’Atalanta, squadra che fa dello scouting giovanile e del conseguente player trading uno dei suoi pilastri, ci si sta buttando a capofitto.

Ma il resto della Serie C? Considerando che in Italia il professionismo regge a fatica, per molti non sarebbe un male una presenza sempre più massiccia di Under 23 nella nostra terza serie in luogo di squadre che a fatica riescono ad iscriversi. Però nessuno pensa ai tifosi di queste squadre e al fatto che piazze con storia e seguito, pensiamo ad esempio il Vicenza e il Padova nel gruppo A con l’Atalanta U23 o Pescara e Ancona nel gruppo B con la Juve U23, si trovano a competere in un torneo con 19 compagini che lottano per un obiettivo e una sola compagine che lotta per tutt’altro.

Con naturalmente un mercato ‘parallelo’ per cui un calciatore Tizio gioca prima in Champions League e poi, durante la stagione, scende in Serie C, sballando una lotta promozione o indirettamente salvezza che per i succitati club significa spesso sopravvivenza. L’impressione, ancora un volta, è che per patinare il vertice della piramide si stia sempre più facendo arrugginire la base. Ma, senza la base, nemmeno il vertice può reggere.